Fujifilm protagonista con le nuove fotocamere X-T30 II e GFX50S

Tra Settembre e Ottobre arrivano in commercio le nuove fotocamere di Fujifilm, col brand nipponico che copre gli antipodi del suo listino di mirrorless con le antitetiche X-T30 II (compatta) e GFX50S (medio formato).

Fujifilm protagonista con le nuove fotocamere X-T30 II e GFX50S

A distanza di quasi un anno, la nipponica Fujifilm torna in sella sulla strada delle fotocamere, alzando il sipario su una nuova coppia di modelli mirrorless rappresentati dalla più accessibile Fujifilm X-T30 II, un modello compatto, e dalla GFX50S, di medio formato. 

La fotocamera Fujifilm X-T30 II (da Ottobre a 929.99 euro per il solo corpo, a 1069.99 euro con l’obiettivo da 15-45mm mentre con quello da 18-55mm si sale a 1329.99 euro) ha un corpo leggero, pari a 378 grammi, con una porta USB Type-C per caricare la batteria, Li-ion NP-W126S, accreditata d’un autonomia di 390 scatti, e un mini-jack da 2.5 mm che, per l’attrezzatura audio standard, quasi sicuramente richiederà l’impiego di un adattatore. Tipico modello a ottiche intercambiabili, come prestito dalla X-T4, eredita il sensore X-Trans CMOS 4 da 26,1 megapixel gestito dal processore X-T30 II: in ragione di quest’assetto, si ottengono – via otturatore elettronico – raffiche da 30 frame per secondo con un fattore di crop a 1,25x, da 20 fps a piena risoluzione, calando a 8 fps con l’otturatore meccanico.

I video, invece, possono essere acquisiti in 4K@30p a 8 bit 4:2:0 sulle schedine SD mentre, via uscita HDMI, si parla di 4K/30P a 10 bit 4:2:2, con i 240p che si raggiungono facilmente accettando il compromesso della risoluzione FullHD. 

I fan della fotografia vintage ameranno senz’altro la presenza delle modalità di simulazione delle pellicole, ben 18, comprensive della “ETERNA Bleach Bypass“, così chiamata in omaggio all’omonima tecnica di sviluppo delle pellicole e, per la documentaristica di strada, della “Classic Neg“. Una migliorata modalità “Auto“, invece, capace di applicare automaticamente i setting dopo aver riconosciuto le scene andrà in supporto dei meno esperti: tutti, amatori o esperti, apprezzeranno, infine, ancora in tema di dotazioni tecniche il migliorato display LCD da 3 pollici che, inclinabile, è ora da 1,62 milioni di pixel mentre il mirino, di tipo OLED, annovera 2,36 milioni di punti. 

Con un corpo in lega di magnesio arriva la più pesante (900 grammi) ma anche più versatile (19 simulazioni di pellicola) Fujifilm GFX50S (da Settembre a  4.095 euro per il solo corpo, mentre il kit comprensivo anche dello zoom GF35-70mmF4.5-5.6 WR, che da solo costerebbe 1.000 euro, porta la spesa a 4.595 euro), con un display inclinabile, un non sganciabile mirino OLED da 3,69 milioni di punti, e uno schermino in spalla per visualizzare le info di scatto senza impattare sull’autonomia, essendo monocromatico. Gestito da un processore X-Processor 4, che si occupa di elaborare anche l’algoritmo per la messa a fuoco automatica, opera il sensore da 51,4 megapixel, che cattura molta più luce di una consueta full frame grazie ai diodi ingranditi di 1.7 volte, ma anche in ragione della combinazione tra accelerometro, giroscopio e stabilizzatore a 5 assi IBIS che permette di spingersi sino a 6.5 stop.

 

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