Non v’è dubbio che una decisa innovazione, nel segmento degli ultrabook, sia stata portata dall’avvento dei MacBook Air (qui in edizione 2018) di Apple che, però, costringono ad abbandonare il mondo di Windows e, soprattutto, hanno un costo di accesso alquanto elevato. Il produttore cinese Chuwi, sempre più indirizzato verso l’hardware informatico di qualità, ha ovviato a tali problemi annunciando i nuovi Chuwi Aerobook (rivale di fascia bassa dello Huawei MateBook X Pro) e Chuwi Herobook.
Chuwi Aerobook, proposto con Windows 10 Home, ha un telaio metallico sia esile (15 mm di spessore) che leggero (1.25 kg): una volta aperto, alla tastiera retroilluminata (di dimensioni normali, grazie a tasti da 16 mm spaziati 3 mm) con ampio touchpad, contrappone un display LCD IPS da 13.3 pollici con risoluzione FullHD che, grazie alle cornici ridotte a 5 mm su tre dei quattro lati, raggiunge un body-to-screen dell’85%.
Sotto il “cofano”, la scheda grafica integrata Intel HD 515 ne sconsiglia l’uso per il gaming, mentre il processore dual core (2.2 GHz) Intel Core M3 si dimostra poco esoso rispetto all’energia erogata dalla batteria, da 38 Wh, accreditata di 8 ore d’autonomia: la RAM è pari a ben 8 GB, mentre lo storage può contare su 128 GB in versione eMMC, con facoltà di ottenere un’espansione – sia come stoccaggio dati che come velocità – grazie allo slot libero per SSD M.2 (forse SATA 3).
Le porte del Chuwi Aerobook, tenuto in carica tramite la presa DC, contemplano una mini HDMI, uno slot per schede di memoria TF, un jack da 3.5 mm per cuffie e microfono, e tre USB (di cui due 3.0 Type-A, ed una Type-C): ovviamente, per le videoconferenze, non manca una webcam. Secondo quanto confermato dal produttore, il Chuwi Aerobook – in attesa di arrivare su Amazon – esordirà in commercio tramite il crowdfunding di Indiegogo ove, registrando la propria mail, sarà possibile avvalersi di un coupon di 80 dollari, portandosi a casa l’ultrabook per 379 dollari finali.
Con la stessa batteria da 38 Wh (autonomia, secondo l’uso e la luminosità usata, da 5 a 8 ore, con ricarica rapida), si presenta anche il portatile low cost (238.47 euro) Chuwi Herobook che, però, ha una look più premium, grazie ad un elegante chassis in alluminio (332 x 214 x 21.3 mm, per 1.48 grammi), sul quale è montato un display da 14.1 pollici, con risoluzione FWXGA (1366×768 pixel), sormontato da una webcam VGA (0.3 megapixel).
A livello computazionale, il Chuwi Herobook si concede più compromessi, visto che il processore, un quad-core (2.0 GHz in Turbo Boost) Intel Atom x5-E8000 (con GPU Intel HD Graphics N3000), interagisce con 4 GB di RAM (LPDDR3) potendo stoccare file e sistema Windows 10 su 64 GB (eMMC) di storage (incrementabile sino a 128 GB via slot per SSD M.2, e microSD). Le porte sono inferiori per numero, stante la presenza di due USB (una 3.0 e una 2.0), di una mini HDMI, di un jack da 3.5 mm: in compenso, l’audio può avvalersi di 4 speaker stereofonici indipendenti, e la connettività Wi-Fi può contare sull’uso della doppia banda (quindi, anche 5 GHz).