Senza troppo clamore, dopo essersi già addentrata nel CES 2022 a suon di annunci di vario genere, l’americana HP non si è concessa tregua, comunicando altre novità in tema hardware, sempre con notebook Windows 11, ma anche con ChromeBook, tornando ad attenzionare i sistemi Desktop seppur questa volta in ottica professionale.
Proseguono gli annunci di notebook in quota HP, che non ha dimenticato la famiglia di laptop ZBook Firefly G9, le workstation caratterizzate da un fattore di forma sottile. In arrivo a Marzo, i nuovi modelli che raccolgono l’eredità di quelli dello scorso anno, da 14 e 15”, avranno diagonali da 14 e 16 pollici in formato 16:10. I processori a bordo saranno gli Intel di 12a generazione con una GPU che, in vece della precedente Quadro T500, a questo giro sarà rappresentata dalla Nvidia Quadro T550. Presente una RAM da massimo 64 GB, e una webcam coadiuvata dalla AI, tra le porte sarà possibile mettere in conto jack da 3.5 mm, USB Type-C (Thunderbolt) e Type-C (due), e HDMI.
L’Elite Dragonfly G3, sempre schedulato per Marzo, è un portatile compatto (16.4mm di spessore), dal peso inferiore al kg, anche grazie al display in formato 3:2 da 13.5 pollici, che può essere scelto come LCD FullHD od OLED 3K. Ancora in ambito multimediale, colpiscono i 4 speaker calibrati secondo la firma sonora di Bang&Olufsen, cui la tecnologia HP Dynamic Voice Leveling assicura una riduzione AI del rumore e un miglioramento nella nitidezza della voce: sul piano elaborativo, invece, non vi saranno problemi di multi-tasking, potendosi spingere sino a 32 GB di RAM, mentre per lo storage SSD (M.2 NMVe) è prevista una vetta di 2 e non oltre TB.
L’assortimento delle porte sembra piuttosto standard, almeno per HP che in questo modello ha previsto uno slot per la connettività mobile affidata alla nanoSIM, un paio di Type-C con Thunderbolt 4, lascito dell’introduzione dei processori Intel di 12a generazione, HDMI e USB Type-A. Migliorabile, invece, appare la capienza della batteria, settabile nelle capienze da 45 (4 celle, carica a 65W) e 68 Whr (6 celle, carica a 100W).
EliteBook x360 1040 G9 sarà, sempre a Marzo, un notebook convertibile con display da 14” in 16:10 secondo la risoluzione FullHD: simile al clamshell EliteBook 1040 G9 (che però estende fino a 64 GB la RAM), fondamentalmente, adotta pannelli touch (250 nits di picco), o non touch (in questo caso da 400 nits se normali, o da 100 nits di picco se con oscuramento Sure View Reflect. I processori (anche Evo o Pro) sono gli ultimi Intel di 12a generazione, affiancati da massimo 16 GB di RAM e 2 TB di SSD M.2: la multimedialità viene attenzionata con due microfoni, da quattro speaker amplificati, e dal combo jack da 3.5 mm, mentre la versatilità conta su diverse porte (per nanoSIM, HDMI 2.0, Type-C Thunderbolt 4, USB 3.1 Type-A). L’autonomia, infine, viene sprigionata da una batteria opzionabile nelle dimensioni da 38 o 51 Whr.
La serie di notebook EliteBook 800 G9 (300 x 215 x 19,2 mm, per 1.3 kg), con batterie da 38 o 51 Whr, si esplica nei modelli 830 G9 (con un FullHD IPD da 13.3’’), nell’840 G9 (FullHD IPS da 14″), nell’860 G9 (FullHD IPS da 16’’), e nel convertibile x360 830 G9 (FullHD IPS da 13.3’’ da 250 nits, da 400 nits low power, e con HP Sure View Reflect). Per i processori, saranno in adozione i chip Intel di 12a generazione con opzione EVO, un massimo di 16 GB per la RAM e di 2 TB per lo storage a stato solido.
Passando dalla famiglia 800 e quella 600 GP, il formato visivo passa dal 16:10 al 16:9, applicato nei modelli a diagonale crescente (13.3, 14, 16’’) 630 G9, 640 G9, 650 G9, sempre in possesso di display FullHD IPS. Altre variazioni consistono nella webcam che passa da 5 mpx al FullHD, con altri downgrade tra i processori (Intel di 12a gen non EVO) e lo storage (max 512 GB partendo da 256).
A fine Gennaio, partendo da 1.149 dollari, arriverà la serie di portatili EliteBook 605 G9, in forma di 655 e 645 G9, simile alla serie 600, a parte il fatto che in questo caso son di scena le APU AMD Ryzen della serie 5000 Pro. Si torna in casa Intel con gli EliteBook 400 G9 (440 e 450), che potranno sfoggiare pannelli visivi IPS o TN da 14 o 15.6’’: nella serie in questione, contraddistinta dalla GPU GeForce MX570, si potrà arrivare a vette di 32 GB per la RAM e di 1 TB per l’archiviazione. Oltre ai notebook con Windows 11, HP si è concentrata anche sui modelli con ChromeOS.
L’Elite Dragonfly Chromebook, anche in Enterprise Edition, in poco meno di 1.3 kg celerà una batteria da 51Whr, ma anche un poker di speaker Bang&Olufsen. Questi ultimi coroneranno un segmento multimediale incentrato su display in 3:2 da 1.35 pollici a scelta tra FullHD o QHD e con opzione per il pennino magnetico. A muovere questo notebook saranno processori Intel, con non oltre 32 GB di memoria saldata e 512 GB di storage SSD. Tra le porte, spiccheranno HDMI, lettore di schede SD e opzionalmente per la SIM, combo jack, e USB Type-C con Thunderbolt 4 (un paio).
Corredabili anche con i nuovi monitor (OMEN by HP 27u 4K per il gaming, i conference monitor HP E24m, E27m e E34m con webcam da 5 mpx, i webcam monitors HP M24 e M27, i curved HP Z34c G3 e Z40c G3) presentati da HP (alcuni dei quali con supporto al color gamut DCI-P3 e sino a 40 pollici di diagonale), HP, dopo gli OMEN, ha ufficializzato altri computer desktop, tra cui l’Envy Desktop (Intel 12a gen, GPU anche GeForce RTX 3080 Ti) e Z2 Mini G9 (con Intel di 12a gen, e GeForce RTX 3080 Ti a basso profilo, in ragione dei quali componenti si parla della “mini workstation più potente al mondo“). Non è mancata nemmeno l’occasione di attenzionare gli all-in-one, AIO. Il modello HP ENVY 27, seguito di quello da 34”, ha un display 4K IPS con webcam da 16 mpx con infrarossi: purtroppo ha processori Intel di 11a generazione, e GPU non Ti di Nvidia (le RTX Series 30 mobile), ma la RAM (DR4-2400) può arrivare a 128 GB e lo storage SSD (M.2 PCIe NVMe) sino al clou di 2 TB.
Se i ChromeBook menzionati possono essere usati anche per lo studio, appaiono senza dubbio videoludici i top gamma da scrivania HP Omen 16 e Omen 17 che, a questo round, sono stati aggiornati con la promessa degli ultimi ritrovati Intel, con le CPU di 12a gen, e di Nvidia, con le GPU RTX serie 30.