Nel corso della giornata inaugurale del CES 2020, per altro violata e preceduta da numerose anteprime nei giorni precedenti, Taiwan ha recitato un ruolo da protagonista in quel di Las Vegas, con diversi portatili per gamers (e non solo) contraddistinti da un look sgargiante e prestazioni senza compromessi.
Da Asus, oltre ai già visti laptop ultraleggeri ExpertBook e VivoBook, arrivano i nuovi portatili da gaming RoG Zephyrus G14 e G15, sostanzialmente simili a parte piccole differenze. Il primo laptop ha dimensioni quasi da ultrabook, con 17.9 mm di spessore per 1.6 kg e, cornici ben ottimizzate su 3 dei quattro lati, a favore di un display ingombrante come un 13 pollici: lo stesso, con calibrazione PANTONE per ingolosire i creators, può essere un FullHD con 120 Hz di refresh rate o, sempre con Adaptive Sync, un FullHD da 60 Hz. Da segnalare la presenza sul retromonitor dell’AniMe MAtrix, una serie di miniLED (1.250) in grado di far scorrere in diagonale disegni e scritte a libera scelta: sempre in ambito multimediale, va ascritta la presenza di speaker Dolby Atmos.
Lungo la cornice del monitor, risultano presenti alcune griglie, facenti parte del sistema di dissipazione del calore: tale array prevede 5 heatpipe poste su vari componenti sensibili, delle silenziose ventoline anche anti-polvere, un ampio (68.868 millimetri quadrati) dissipatore in rame per lo scambio di calore, e la cerniera ErgoLift che, all’apertura del display, solleva un po’ il corpo del notebook (onde agevolare il sottostante flusso d’aria).
Tanta cura verso lo smaltimento termico si sposa con una potenza notevole, ottenuta dal processore Ryzen 4200 della serie H, customizzato in esclusiva temporanea con AMD onde contenere il valore di TDP (thermal design power) a 35 in luogo dei normali 45, e dalla GPU overcloccabile (via ROG Boost, con punte di 1.298 MHz toccate a 65W) GeForce RTX 2060 con 6 GB di memoria dedicata. In termini mnemonici, sono tante le configurazioni, che arrivano al top con 32 GB di RAM (DDR4) e 1 TB di storage a stato solido (NVMe).
Al di sopra del motore in questione, affiancato da un modem per la connettività Wi-Fi ax/6, ed energizzato durante i carichi pesanti da un alimentatore DC a 180W, campeggia una tastiera con keycaps d’alimentazione che nasconde anche uno scanner per le impronte digitali: ai lati, invece, spiccano 4 USB (di cui due Type-C, anche con Power Delivery per ricaricare il device via powerbank), una HDMI 2.0b, e una Display Port.
Sempre coadiuvato dall’Open Broadcaster Software quanto a streaming, arriverà in commercio anche il più grande RoG Zephyrus G15 che declina la propria diagonale anche con 240 HZ di refresh rate: tuttavia, presenti i processori AMD Ryzen 7, manca il suggestivo coverback del display.
MSI, sempre da Taiwan, ha esordito con lo sfidare Samsung sul terreno della curvatura (1000 R) col proprio gaming display Optix MAG342CQR, un 34 pollici a 21:9 in QHD, ben colorato (125% sRGB) e reattivo (4 ms di risposta, 144 Hz di frequenza d’aggiornamento), rilanciando poi con un curioso Optix MEG381CQR da 38 pollici provvisto di miniDisplay OLED secondario per mostrare costantemente alcuni dati di gioco. Al fine, però, tra quanto menzionato e vari case per desktop, non sono mancati i notebook da gaming, con l’MSI GE66 Raider, particolarmente splendido nella variante “disegnata” dal concept artist di Star Wars Collie Wertz, che ha delle strisce di LED sull’anteriore del corpo macchina, con la retroilluminazione programmabile tasto per tasto: il display, anche in FullHD a 300 Hz, è animato da una scheda grafica top Nvidia, mentre per i processori la scelta è ricaduta sulla 10a gen Intel (anche i9), con la RAM che arriva a 32 GB massimi e lo storage SSD (PCIe NVMe) che si spinge sino a 2 TB.
Versione meno pomposa del primo, non foss’altro per la mancanza dei LED frontali bassi, l’MSI GS66 Stealth condivide molte specifiche del collega GE66, risultando disponibile anche con display da 300 Hz, audio immersivo (4 speaker, divisi tra una coppia frontale e una laterale), ampia autonomia (99.9 Wh), e raffreddamento basato su una tripletta di ventole.
Infine, dulcis in fundo, anche per i creators, MSI ha finalmente fatto toccare con mano il venturo Creator 17: nello specifico, si tratta del primo portatile con miniLED autoemittenti (da i 100 ed i 200 micrometri di dimensione), capace di una forte luminosità di picco (1000 nits), e di un’ottima copertura cromatica (100% DCI-P3). Scontata la presenza di potenti quanto recenti CPU e GPU, del nuovo gioiello computazionale è stato svelato l’innesto di porte Thunderbolt, USB Type-C, e di un iper-veloce lettore di schedine UHS-III SD.