Nel corso del CES 2020, tra tablet pieghevoli e rombanti portatili, non si può certo dire che a Lenovo sia mancata la fantasia in ambito informatico. Eppure, nelle battute finali della fiera americana, si è presentata anche l’occasione per presentare degli ottimi convertibili, e dei Chromebook per scuola e ufficio.
Lenovo Yoga 5G (dalla primavera, a 1.499 dollari) è un portatile concepito secondo i dettami del funzionamento “always on, always connected” di Qualcomm, quindi in grado di essere sempre online, anche lontano da un access point Wi-Fi, grazie al processore Snapdragon 8cx, messo in coppia con la GPU Adreno 680, che porta in dote il modem per il 5G sotto le frequenze da 600 GHz. Provvisto di un display LCD IPS da 14 pollici, con risoluzione FullHD e luminosità di picco a 400 nits, il nuovo arrivato cura la sicurezza tramite lo scanner per le impronte e la webcam con infrarossi, e il soddisfacimento multimediale mediante due speaker frontali Dolby Atmos e un jack da 3.5 mm: munito di due porte USB Type-C ai lati, il Lenovo Yoga 5 potrà mettere in campo, anche grazie a Windows 10 (on Arm), 24 ore massime d’autonomia.
Le due versioni, da 14 e 15 pollici, del convertibile Yoga Slim 7 condividono diverse specifiche comuni, tra cui il supporto ad Alexa, l’AI che cura l’autonomia e la dissipazione del calore (Q-Control), una webcam per l’autenticazione Hello, una sonorità Dolby Atmos, l’eventuale Wi-Fi ax/6, massimo 1 TB di storage SSD (PCIe) e 16 GB di RAM (LPDDR4X). Per il resto, stante Windows 10 a coordinare il tutto, il modello da 14” (Slate Grey, Dark Moss, Orchid) può avere il sottopancia in tessuto, e l’opzione col 4K, o esser tutto in metallo, col solo FullHD, mentre i processori possono essere Intel fino alla 10a gen degli i7, con GPU Nvidia GeForce MX o Iris Plus di Intel, in alternativa a soluzioni AMD Ryzen 400 con GPU integrata. Nel caso del modello da 15”, con screen-to-body del 90%, l’autonomia arriva a 13 ore, nonostante i performanti processori Intel di 10a gen provvisti di una grafica targata Nvidia mediante GeForce GTX.
Il Lenovo IdeaPad Duet (da Maggio, partendo da 279.99 dollari), invece, è un 2-in-1 detachable con 8 anni di aggiornamenti a ChromeOS, in cui il corpo macchina, dominato da un display touch IPS da 10.1 pollici, FullHD, molto luminoso (max 400 nits), annovera una porta Type-C, due webcam (2 megapixel davanti e 8 dietro), una batteria da 7.180 mAh (per 10 ore d’autonomia), oltre a un setting logico con 4 GB di RAM e 128 GB di storage ampliabile (eMMC) a disposizione del processore Helio P60T di MediaTek. Ad esso, si aggancia la cover con stand (135° di inclinazione) e, magneticamente, la tastiera (con ampio trackpad), onde ottenere un vero e proprio notebook, laddove va comprata a parte la stilo capacitiva.
Chiude (a Giugno, principiando da 359 dollari) la serie il Chromebook Lenovo Flex 5 che, nonostante l’esilità (17 mm di spessore per 1.35 kg) riesce a montare un jack da 3.5 mm, un lettore di microSD e 3 porte USB di cui 2 Type-C: il suo telaio, in alluminio, mette in campo due speaker rivolti verso l’alto, ai lati di una tastiera immune all’acqua e con retroilluminazione. Sotto la stessa, albergano processori anche Intel i5 di 10a gen, assieme a 8 GB di RAM e 128 GB di storage a stato solido (SSD PCIE e non eMMC). Sempre autonomo per 10 ore, nonostante i picchi da 300 nits del display LCD IPS FullHD da 13”, ne completano la scheda grafica la connettività stanziale Wi-Fi ax/6, oltre alla webcam HD da 720p.