Il 2018 è da poco iniziato, e chissà che non possa venir condizionato dalla sua prima, grande, fiera dell’elettronica. Al CES 2018 si sono viste tante proposte interessanti, destinate ad arrivare presto in commercio presso il grande pubblico: non sono mancate, tuttavia, anche invenzioni alquanto curiose, capaci di modificare non poco quello che sarà il nostro futuro stile di vita.
Sunnyvale ha presentato al CES 2018 la nuova versione di “Foldimate”, la sua macchina (più compatta del Laundroid) capace di piegare gli abiti che, freschi di lavatrice, siano già stati asciugati: sa riconoscere abiti di adulti (sino alla taglia XXL) e bambini, ed è capace di piegare camicie, pantaloni, bluse chiuse con bottoni, e – rispetto al primo modello – gestisce anche federe e asciugamani, ma non ancora l’intimo. In un lasso di tempo di 2-4 minuti, piega dai 20 ai 40 capi d’abbigliamento. Priva, però, delle iniziali feature antipiega, arriverà in commercio a fine 2019, negli USA e poi nel resto dei mercati (grazie al distributore BSH), ad un prezzo di 980 dollari, spedizioni e tasse nazionali escluse.
Passando dalla comodità al relax, Agan Aroma ha presentato il “Moodo”, uno scatolotto capace di alloggiare 4 ricariche, simili alle capsule Nespresso, colme di aromi che, tramite app mobile, e via Bluetooth, possono essere remixati in fase di diffusione, trasformandoci in “maestri profumieri”. Il prodotto arriva in commercio a 199 euro, con 12 capsule suddivise in 4 kit: in futuro, ogni kit costerà 29 euro, ma gli aromi si potranno comprare anche individualmente.
È notorio che una persona riposata sia quella che fa un buon sonno. Dopo la presentazione al CES 2018, esordirà il 17 Gennaio sul crowdfunding di Indiegogo anche “Dreamlight”. Basicalmente, si tratta di una fascia morbida che si lega, tramite il velcro, attorno al capo, in modo da proteggere gli occhi dalle fonti di luce: in più, ha diversi sensori (anche un cardiofrequenzimetro ottico), 4 altoparlanti, e un display LED con i quali, via app mobile e Bluetooth, si può impostare un addormentamento progressivo con una luce che si attenua accompagnata da musiche rilassanti, ed una sveglia progressiva e non traumatica che simuli il sopraggiungere dell’alba. Ha anche dei raggi ultravioletti che, nel sonno, prevengono la formazione delle occhiaie.
Sempre in tema di buon sonno, Nokia ha presentato “Sleep”: si tratta di un tappetino sottilissimo che, inserito sotto il materasso, rileva il respiro (e l’eventuale russare), il battito del cuore, e gli eventuali movimenti, in modo da fornire all’app per smartphone le statistiche sulla qualità del sonno: grazie a varie sensori, tale gadget riconosce quando ci si corica o ci si alza e, tramite l’app IFTT, attiva alcune routine nella domotica di casa (abbassa o alza le tapparelle, avvia il termostato smart, accende la macchina per il caffè, etc). Per entrarne in possesso, a 100 euro, occorrerà pazientare qualche mese.
Non solo, o non tanto versato nel monitoraggio del sonno, si è dimostrato essere il prodotto annunciato al CES 2018 da Philips: lo “SmartSleep”, questo il nome di tale wearable, è una sorta di cuffia che, una volta indossata, grazie a due sensori rileva l’intensità del sonno, tramite le onde cerebrali e, se nota un calo della fase di sonno profondo, eroga tramite degli speaker dei particolari toni audio che prolungano proprio questa fase di sonno ad onde lente, responsabile di un miglior relax. Arriva in primavera nel 2018, ad un prezzo di 399.99 dollari, a partire dal mercato USA.
Dal letto alla tavola, il passo è breve. Il nuovo assistente virtuale di Samsung, Bixby, sarà in grado di riconoscere – secondo quanto rivelato al CES 2018 – il cibo che si mette in tavola (feature “Bixby Vision”), identificandone automaticamente le calorie che, poi, verranno importate nell’app Samsung Health, in modo da programmare verosimili obiettivi in ottica fitness.
Oltre al comfort domestico, anche l’abbigliamento si è smartizzato non poco in questo CES 2018: basti pensare alla nuova e potenziata versione di “E-Skin”, la tuta hi-tech presentata dalla nipponica Xenoma che trasforma il corpo umano in un controller per eventuali giochi: i movimenti personali vengono rilevati dai sensori disseminati su questa seconda pelle smart, e trasmessi all’app mobile tramite il modulo Bluetooth posto all’altezza del torace. Dopo un’ottima campagna di finanziamento su Kickstarter, quando era prezzata a 499 dollari, i primi kit per sviluppatori – dal prezzo di 5000 dollari cadauno – verranno spediti ai primi di Marzo, in modo che sia possibile creare applicazioni e giochi compatibili. Probabilmente, la E-Skin dovrà confrontarsi, nel gaming, con la “Teslasuit”, una tutina che, indossata, riceverà gli impulsi dai giochi di realtà virtuale, e trasmetterà al corpo le sensazioni di caldo/freddo/bagnato, di un colpo ricevuto in battaglia, o del rinculo di una fucilata. Purtroppo, indossarne una potrebbe richiedere pressappoco 1500 dollari!
L’Oreal, dal canto suo, ha mostrato il proprio “UV Sense”, un sensore che, applicato su un unghia, indicato il proprio tipo di pelle, dice all’utente quando il Sole è troppo forte e conviene mettersi all’ombra, e quando – invece – ci si può esporre alla sua luce per ottenere un’abbronzatura ottimale. Sarà disponibile in tempo per l’estate, a 50 dollari. Dopo aver esordito in crowdfunding, anche “SGNL” è pronto per esordire in commercio, a 249 dollari: in questo caso, ci troviamo di fronte ad un braccialetto che, da quanto visto al CES 2018, trasforma la mano in una cornetta telefonica, grazie alla capacità di veicolare i suoni, in forma di vibrazione, attraverso il corpo. Diventerà dunque frequente inserire un dito nell’orecchio ed esclamare “Pronto?”.
Anche la più comune tecnologia “mainstream” ha visto diversi prodotti innovativi esser presentati al CES 2018. Blocks ha mostrato la versione finalmente pronta per la commercializzazione dell’omonimo smartwatch modulare il cui Core (animato da un quadcore MediaTek 658M) costerà 259 dollari, potendo poi contare su diversi moduli accessori (listati ciascuno a 35 dollari) capaci di espanderne le funzioni (donandogli un GPS, un’autonomia supplementare, un cardiofrequenzimetro, una torcia, o un pulsante smart programmabile).
La ricarica, sia di computer che dei device mobili, è stata davvero rivoluzionata al CES 2018. La modenese Eggtronic ha presentato il “CapTX”, un piccolo alimentatore per notebook basato sui propri brevetti in tema di ricarica wireless capacitiva, capace di erogare energia, via USB Type-C, anche al più avido portatile da gaming: il tutto con dimensioni ultracompatte, e senza scaldare neanche troppo. Powercast, invece, ha anticipato WattUp presentando il suo “PowerSpot”, un kit in cui un emettitore trasforma l’energia elettrica in onde radio che, trasmesse via etere, vengono captate e ritrasformare in energia, anche a 24 metri di distanza, da un apposito ricevitore sistemato nel terminare da ricaricare (cuffie wireless, controller senza fili, smartphone, portatili, etc).
Qualche tempo fa, il colosso del gaming Razer, aveva presentato il telefono per il gaming, il Razer Phone. Al CES 2018 è arrivato “Project Linda”, il prototipo di dock (1.25 kg) capace di trasformarlo in portatile, con display touch da 13.3 pollici (QHD, refresh rate a 120Hz), webcam HD, doppio set di microfoni, hard disk da 200 GB, batteria da 53,6 Wh, ed una discreta espandibilità (1 jack da 3.5 mm per le cuffie, e due porte USB, di cui una Type-C ed una Type-A). Secondo l’azienda, lo smartphone, inserito nella dock, potrà fungere da display secondario (come nei Wii U) per i giochi Android che, poi, adeguatamente ottimizzati, sfrutteranno la miglior risoluzione del display da 13”.
Infine, la giovane azienda britannica Planet Computers ha sfruttato il CES 2018 per presentare il suo primo mini portatile Android, il “Gemini”, che monta un FullHD da 5.99 pollici (18:9 come rapporto di forma) col quale si interagisce tramite la tastierina qwerty: al suo interno, troviamo 4 GB di RAM a supporto del processore decacore MediaTek Helio X27, ed uno spazio d’archiviazione di 64 GB. L’autonomia è garantita dalla batteria da 4.220 mAh, l’espandibilità punta su due uscite USB Type-C, mentre la connessione annovera sia il Wi-Fi che, in alcuni mercati, il 4G/LTE. In dual boot Linux/Android (con launcher apposito), il Gemini è in vendita su Indiegogo a 399 dollari.