Asus e Acer tentano i creativi con le workstation ProArt StudioBook e ConceptD

La prima giornata dedicata alle anteprime di IFA 2019 è ancora all'insegna dei portatili, ma questa volta dedicati ai creativi della multimedialità, con le soluzioni di Asus ed Acer che, però, non sfigurerebbero nemmeno in ottica da ufficio, o da gaming.

Asus e Acer tentano i creativi con le workstation ProArt StudioBook e ConceptD

Tra i portatili emersi nella prima giornata d’anteprime ad IFA 2019, in quel di Berlino non si è parlato solo di hardware per il gaming, ma anche di piattaforme per i Creators, i creativi, ovvero per coloro che, per lavoro, si trovano spesso ad elaborare immagini, suoni, video, e relativi metadati. Quasi sempre in flussi simultanei.

Per accontentare le esigenze di queste categorie, le tigri taiwanesi Asus ed Acer hanno previsto delle interessanti soluzioni, sostanziate rispettivamente nelle linee ProArt e ConceptD (aggiornata rispetto ad Aprile). 

ProArt StudioBook by Asus

Nel primo caso, il tutto ha assunto le forme di due workstation mobili, accomunate – nei corpi metallici dalla resistenza militare – dai processori Intel i9 di 9° generazione e dalle schede grafiche Quadro RTX di Nvidia, capaci di esprimersi al massimo con un sistema di raffreddamento Vortex Fan mai molto rumoroso (39 dB). In ambedue le soluzioni, la funzione SmartSync permetterà all’utente di controllare la macchina da remoto con lo smartphone mentre, una volta davanti al terminale, si potrà personalizzare la propria esperienza d’uso con tutti i setting messi a disposizione dalla suite ProArt Creator Center.

Lo StudioBook Pro X propone un display (da 15 o 17 pollici) con aspetto panoramico a 16:10 che, compreso tra cornici NanoEdge, ottiene il 92% della superficie complessiva frontale, sulla quale vanta un’ottima copertura del colore (97% sulla scala DCI-P3) mentre, sul corpo macchina, in fondo dopo la tastiera, colloca un touchpad di tipo “ScreenPad 2.0” che, alla bisogna, funge da tastierino numerico o da display secondario.

Nello StudioBook One, invece, il display – da 15 pollici – è un 4K UHD calibrato in modo da garantire sia un’ottima resa del colore (100% Adobe RGB, 97% DCI-P3) che uno dei più bassi livelli di distorsione del medesimo (1 Delta E), oltre a un refresh rate da 120 Hz. In termini di architettura, la dissipazione del calore è stata ottenuta principalmente spostando CPU e GPU dalla base a dietro lo schermo, sebbene un certo contributo arrivi anche dal sistema di raffreddamento proprietario con chamber in lega di titanio. 

ConceptD by Acer

L’esclusivo (6.000 euro) ConceptD 9 Pro monterà un luminoso (400 nits) display LCD IPS da 17.3 pollici, con risoluzione UHD che, pur certificato per vantare il 100% sulla scala Adobe RGB, ha nella cerniera basculante la sua raison d’être, visto che quest’ultima gli consente di sporgersi verso l’utente (essendo la tastiera spostata in avanti), in modo che questi possa sfruttare i 4.096 livelli di pressione supportati dalla propria penna Wacom EMR. Provvisto di una sonorità Waves NX & MaxxAudio, premium proprio come il segmento connettività, affidato alle soluzioni Killer (per l’Ethernet e il WiFi ax), il ConceptD 9 Pro può spingersi sino a 32 GB di RAM netti, considerando i 16 aggiuntivi dedicati presenti sulla RTX 5000: lo storage, ovviamente SSD, può toccare punte di 2 TB.

Con la stessa scheda grafica è possibile ottenere, a meno (da 2.499 euro), anche il ConceptD 7 Pro, indubbiamente più trasportabile stante il display 4K da 15.6 pollici che impatta beneficamente sul peso, di 2.1 kg (per 17.9 mm di spessore). Volendo scegliere tra 15.6 (1.799 euro) o 17.3 (2.499 euro) pollici, sarà d’uopo convergere sul ConceptD 5 Pro, che offre ambedue le scelte, sempre ben calibrate (Adobe RGB al 100%), supportandole però con una GPU “solo” RTX 3000, comunque più che adeguata ad allettare persino progettisti di effetti speciali o architetti.

Il conclusivo ConceptD 3 Pro (da 1.299 euro) punta invece, grazie alla Nvidia RTX 1000, al segmento dei nativi dell’immagine, tra cui Youtuber, influencer, fotografi, designer, e studenti di design industriale.

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