Ottobre 2024 ha segnato un mese positivo per Apple, con risultati che riflettono una performance robusta in più settori, dal suo ecosistema software all’App Store. Nonostante il contesto economico globale complesso, la casa di Cupertino ha saputo mettere in evidenza la sua resilienza, dimostrando che la sua strategia di crescita si sta consolidando, sebbene non senza sfide. Tra il recupero dei ricavi e nuovi aggiornamenti software, Apple ha fatto segnare un 2,6% di crescita nei ricavi mensili dell’App Store, una performance che supera ampiamente le attese. Tuttavia, la situazione non è altrettanto rosea per Apple TV+, il servizio di streaming che, nonostante gli elevati investimenti in contenuti di qualità, non riesce a emergere tra i colossi del settore. Brutte notizie anche per chi dovrà riparare una tastiera Butterfly. Per fortuna, però, nel 2024 potrebbe arrivare il nuovo iPhone SE 4.
Un Ottobre da Più 2,6% nei ricavi
Secondo i dati raccolti da Sensor Tower e riportati da J.P. Morgan, i ricavi mensili generati dall’App Store sono aumentati del 2,6% rispetto al mese di settembre, superando abbondantemente la media storica di crescita, che si attesta normalmente all’1,1%. Il recupero dal calo di agosto e settembre, che avevano visto una flessione del 2,3%, è stato impressionante e ha portato i ricavi di ottobre a crescere del 15% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Questo dato segna una ripresa significativa e fa ben sperare per i risultati del primo trimestre 2025, con un trend positivo che sembra consolidarsi sempre di più. Questa crescita è particolarmente rilevante in un periodo di incertezze economiche globali e testimonia la resilienza dell’ecosistema Apple. Il successo dell’App Store si inserisce in un quadro più ampio di solida performance del segmento dei Servizi, che, come evidenziato dai numeri, è un pilastro sempre più rilevante per l’azienda di Cupertino.
Oltre ai ricavi, anche i download hanno registrato performance superiori alle attese. Con un incremento del 3% su base mensile, ottobre ha visto una crescita più marcata rispetto al 2,4% storico per il periodo. Inoltre, i download di ottobre 2024 sono aumentati del 7,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, un segnale positivo che suggerisce un allargamento della base di utenti attivi. Interessante anche il dato relativo al prezzo medio di vendita delle app (ASP), che ha visto un incremento annuale del 7,3%. Questo potrebbe essere il risultato di un’ulteriore spinta verso la monetizzazione più efficace delle app, grazie anche a un contesto di maggiore richiesta da parte degli utenti. Sebbene l’ASP abbia visto una lieve diminuzione mensile, l’andamento positivo su base annua suggerisce che le app più costose e quelle con abbonamenti stiano riscuotendo maggiore successo, migliorando così i ricavi complessivi.
Il lato software: aggiornamenti per iOS, iPadOS e macOS
Oltre ai risultati sull’App Store, Apple ha anche rilasciato nuovi aggiornamenti software per i suoi dispositivi. A distanza di solo tre settimane dalla versione 18.1, Apple ha reso disponibili gli aggiornamenti iOS 18.1.1, iPadOS 18.1.1, macOS 15.1.1, e visionOS 2.1.1. Questi aggiornamenti non introducono nuove funzionalità, ma si concentrano principalmente su correzioni di bug e miglioramenti della sicurezza. Per gli utenti che ancora non hanno aggiornato i propri dispositivi alla versione iOS 18 o iPadOS 18, Apple ha rilasciato anche una versione di manutenzione di iOS 17.7.2, che include anch’essa patch di sicurezza importanti. Le novità software sono state distribuite tramite aggiornamenti OTA (Over The Air), come di consueto. Gli utenti sono incoraggiati ad aggiornare i propri dispositivi per garantire una migliore protezione dai potenziali rischi di sicurezza.
Apple risponde alle minacce zero-day sui Mac con processori Intel
Apple ha rilasciato aggiornamenti di sicurezza per correggere due gravi vulnerabilità zero-day che stavano già compromettendo i sistemi Mac basati su Intel. Le falle, localizzate in WebKit e JavaScriptCore, permettevano l’esecuzione di codice arbitrario e l’accesso non autorizzato ai dati. Identificate dal Google Threat Analysis Group, le vulnerabilità evidenziano il rischio di attacchi sponsorizzati da attori statali. Gli utenti sono invitati a installare immediatamente gli aggiornamenti per proteggere i propri dispositivi e dati.
Le sfide di Apple TV+: contenuti di qualità portano pochi abbonati
Nonostante l’alto livello di qualità dei contenuti e la partecipazione di noti volti di Hollywood, Apple TV+ fatica a guadagnare terreno nel competitivo mercato dello streaming. Lanciato nel 2019, il servizio ha investito oltre 20 miliardi di dollari nella creazione di una libreria di contenuti originali, ma a giugno 2024 rappresentava ancora solo una piccola frazione del mercato, con appena lo 0,3% del tempo di visione totale negli Stati Uniti, secondo Nielsen. Questo dato evidenzia quanto sia difficile per Apple emergere tra giganti consolidati come Netflix e Prime Video, che vantano librerie ben più ampie e un numero di abbonati molto superiore. Apple, pur non rivelando ufficialmente il numero di abbonati, è stimata avere circa 25 milioni di utenti, un numero lontano dai 283 milioni di Netflix o dai 200 milioni di Prime Video. Anche servizi più piccoli come Peacock (28 milioni) e Paramount+ (72 milioni) superano Apple TV+ in termini di abbonati. Un fattore decisivo che contribuisce a questa difficoltà è la dimensione della libreria del servizio: con soli 259 show e film, Apple TV+ è ben lontana dai circa 18.000 titoli offerti da Netflix. Questo limita la varietà e l’appeal del servizio, che fatica ad attrarre nuovi abbonati e a fidelizzare quelli esistenti. A complicare ulteriormente la situazione è l’attenzione limitata dedicata al marketing. Nel 2019, Apple spese solo 14,9 milioni di dollari in pubblicità per Apple TV+, una cifra che rappresenta meno della metà di quanto destinato alla promozione dell’iPhone nello stesso periodo. Questo approccio, sebbene coerente con la filosofia di Apple di non puntare tutto sulla pubblicità, potrebbe aver limitato la visibilità del servizio rispetto ai concorrenti. Tuttavia, sembra che Apple sia pronta a rivedere questa strategia, con la consapevolezza che un maggiore impegno nel marketing potrebbe essere fondamentale per contrastare la crescita dei principali rivali nel settore dello streaming.
La fine del programma di riparazione delle tastiere Butterfly di Apple
Apple ha concluso ufficialmente il programma di riparazione gratuito per le tastiere “Butterfly” dei MacBook, lanciato nel 2018 per risolvere i problemi legati alla durabilità di questa innovativa tecnologia. Sebbene la tastiera butterfly fosse stata inizialmente accolta come una rivoluzione nel design dei laptop, con un meccanismo ultra-sottile, ha presto mostrato numerosi difetti, inclusi tasti appiccicosi e malfunzionamenti generali. Nonostante gli sforzi di Apple per migliorare il design, i problemi persistevano, portando a una serie di azioni legali e a una class action negli Stati Uniti.Il programma di sostituzione, che ha offerto riparazioni gratuite per numerosi modelli di MacBook tra il 2015 e il 2019, si è concluso recentemente. L’adozione della tastiera a forbice nel 2019 ha segnato la fine dell’era della butterfly, ma alcuni utenti continueranno a riscontrare problemi con le tastiere già sostituite. Con la chiusura del programma di riparazione, gli utenti dovranno ora rivolgersi a centri di riparazione terzi o sostenere costi aggiuntivi, suscitando inevitabilmente frustrazione tra chi ancora utilizza un MacBook con questa tastiera.
iPhone SE 4: il debutto a Marzo 2025 è sempre più probabile
Il tanto atteso iPhone SE 4 potrebbe finalmente fare il suo debutto a marzo 2025, secondo le ultime conferme che arrivano da analisti e fornitori. L’indiscrezione è stata alimentata da LG Innotek, che sta ultimando i test sul modulo fotocamera anteriore del dispositivo, con la produzione di massa prevista per dicembre. Poiché i moduli fotocamera vengono solitamente consegnati ai produttori circa tre mesi prima del lancio, è plausibile che la presentazione ufficiale avvenga tra marzo e aprile 2025, in linea con le tempistiche di Apple per i modelli precedenti. A confermare ulteriormente questa ipotesi, l’analista Tom O’Malley di Barclays ha affermato, al termine di una visita ad alcuni produttori asiatici, che l’iPhone SE 4 sarà presentato entro la fine del primo trimestre del 2025. Inoltre, sono emerse voci che suggeriscono un’importante novità per questo modello economico: l’adozione di un modem 5G progettato internamente da Apple, invece del tradizionale modem Qualcomm. Questo modem, sviluppato negli ultimi anni, potrebbe essere un passo verso l’indipendenza di Apple da Qualcomm, con l’intento di introdurre il nuovo componente prima sugli iPhone SE e successivamente sui modelli più popolari come l’iPhone 17 Slim.