Organizzare un matrimonio oggi non è più solo una questione di amore e romanticismo, ma anche – e soprattutto – di budget. Secondo Chiara Di Bari, wedding planner con 17 anni di esperienza e fondatrice di Eventilab, per un matrimonio con circa 100 invitati nel 2025 servono realisticamente tra i 40.000 e i 50.000 euro.
Un dato che fa riflettere e che rappresenta la nuova normalità per chi sogna nozze memorabili, curate in ogni dettaglio. L’epoca delle cerimonie semplici sembra ormai archiviata: oggi tutto ruota attorno alla spettacolarizzazione, ai contenuti social e alla cura dell’esperienza degli ospiti. Chiara, che gestisce 35 matrimoni in questa stagione – tra italiani e stranieri che scelgono l’Italia come scenario delle loro nozze – sottolinea come molte coppie puntino a una personalizzazione totale del grande giorno.
E le tendenze del momento parlano chiaro: dai “damigelli” maschi (una moda importata dagli Stati Uniti) ai “content creator” dedicati, ovvero figure professionali incaricate di creare contenuti digitali in tempo reale da condividere subito su Instagram o TikTok. A questo si aggiungono artisti per sketch dal vivo, photo booth, effetti scenici come fontane luminose e gadget personalizzati per gli ospiti.
Ogni elemento aggiuntivo è un costo, e la somma finale cresce rapidamente. Il rincaro non riguarda solo le richieste creative: anche le spese base sono salite vertiginosamente. Le location, ad esempio, in pochi anni sono passate da 7.000 euro a oltre 25.000. Persino le partecipazioni, che prima costavano circa 2 euro l’una, oggi non si trovano sotto i 3 euro.
Non sorprende quindi che una coppia con un budget da 20.000 euro venga, purtroppo, rifiutata: “Non riusciremmo nemmeno a coprire le spese essenziali”, spiega Di Bari. Per chi desidera comunque contenere i costi, qualche consiglio utile arriva direttamente dalla professionista. Innanzitutto, evitare le bomboniere costose: un oggetto utile e gradito richiederebbe almeno 20 euro a persona, cifra che può essere meglio investita in qualcosa di più coinvolgente come il photo booth o l’intrattenimento musicale.
Meglio anche rinunciare a effetti speciali fai-da-te, come le fontane luminose improvvisate, che rischiano di risultare fuori luogo se non gestite da un tecnico esperto. C’è poi un tema di stile e buon gusto. Chiara consiglia di evitare alcune usanze che definisce “trash”, come il lancio della giarrettiera o i giochi pubblici troppo invasivi, preferendo invece soluzioni più eleganti e rispettose del contesto. “Il matrimonio deve rappresentare gli sposi, ma anche lasciare un bel ricordo agli ospiti – spiega – e per farlo non serve cadere nel kitsch“.