Marco Carta è innocente: il cantante è stato assolto dall’accusa di furto

Il celebre cantante Marco Carta è stato assolto per non aver commesso il furto di sei magliette alla Rinascente di Milano; il pm aveva chiesto 8 mesi di carcere.

Marco Carta è innocente: il cantante è stato assolto dall’accusa di furto

Marco Carta, ex vincitore del Festival di Sanremo nonché di una passata edizione del talent show di Canale 5 “Amici di Maria De Filippi”, è tornato alla ribalta della cronaca per una lieta notizia che è stata battuta nelle scorse ore, cioè quella riguardante l’assoluzione per non aver commesso il furto di sei t-shirt alla Rinascente di Milano il 31 maggio scorso.

La decisione dei giudici del Tribunale di Milano va in contrasto con la richiesta avanzata dal pubblico ministero Nicola Rossato, che invece aveva chiesto per l’artista una condanna a 8 mesi di carcere nonché al pagamento di una mmulta pari a 400 euro. Da fonti giudiziarie si apprende inoltre l’intenzione del pm di impugnare la sentenza emanata dai giudici meneghini.

Marco Carta è innocente

Finalmente il cantante può tirare un sospiro di sollievo, gettarsi alle spalle dei mesi molto difficili, durante i quali si è dovuto confrontare con lo spettro di una condanna, che avrebbe avuto inevitabili conseguenze anche sulla sua fulgida carriera musicale, nata grazie alla partecipazione al celebre talent show di Canale 5 “Amici di Maria De Filippi”.

“Marco Carta è innocente, e ora lo possiamo dire ad alta voce” – queste le parole del legale di Carta, Simone Ciro Giordano, che ha poi proseguito dicendo – “spero che possa essere d’aiuto a tutti per capire che i processi si fanno nei tribunali“. I legali di Carta hanno portato avanti una linea difensiva che non ammetteva deroghe, se non quella dell’assoluzione per non aver commesso il fatto.

Dai filmati delle telecamere interne al celebre negozio milanese si è potuto quindi accertare l’estraneità di Marco dal furto delle magliette, per le quali è stata invece condannata la persona che era insieme al cantante, un’infiermiera sarda di 53 anni nella cui borsa sono state ritrovate le magliette trafugate.

Nel corso dell’ultima udienza, il procedimento nei confronti della Muscas è stato stralciato, quindi la donna ha chiesto di poter svolgere attività di pubblica utilità presso un’organizzazione che si occupa di donne vittime della tratta della prostituzione. Fabiana Muscas dovrà attendere il 17 dicembre per conoscere il giudizio del Tribunale di Milano.

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