Mara Venier preoccupata per il marito a causa del Coronavirus

La conduttrice Rai, Mara Venier, si dichiara altamente preoccupata per la piaga del Coronavirus, per la società ed anche per il marito, che sembra essere un soggetto ad alto rischio.

Mara Venier preoccupata per il marito a causa del Coronavirus

Il Coronavirus ha coinvolto ogni sfera della società, ed ogni giorno si intensifica la risposta del governo italiano, serrando sempre di più le proprie contromisure. Un ulteriore sacrificio è stato infatti richiesto dal presidente Giuseppe Conte, che ha dichiarato lo stato di chiusura delle attività commerciali, lasciando aperti solo i negozi per i beni di prima necessità.

Una decisione presa a malincuore, ma che di certo avrà i suoi frutti per contrastare la diffusione del virus. A dichiararsi altamente preoccupata per la situazione, tra i tanti, è Mara Venier; la presentatrice 69enne, infatti, ha più volte manifestato grande preoccupazione e angoscia per questa condizione che sta vivendo l’Italia intera ed il mondo.

La presentatrice afferma che da diverse notti non riesce a non pensare a questa situazione così surreale e nonostante la sospensione di diversi programmi televisivi, la Venier preferisce invece rispondere al virus, continuando a lavorare e adottando le misure igieniche imposte dalla sanità.

Zia Mara si dichiara molto preoccupata soprattutto per suo marito Nicola Carraro – con il quale è convolata a nozze nel 2006 – in quanto soggetto a rischio; la Venier infatti ha affermato che il marito ha avuto diverse volte problemi polmonari, che lo hanno molto suscettibile all’infezione.

A tal proposito la Venier afferma: “Sono preoccupata per tutti gli italiani e per la mia famiglia. Mio marito Nicola non è più un ragazzino, in passato ha avuto problemi polmonari, è un soggetto a rischio. Qualche giorno fa è tornato da Santo Domingo e da allora si è chiuso in casa, non voglio che si muova“.

Infatti Nicola ha da diversi anni una villa ai Caraibi, ma da quando è insorto il problema Coronavirus ha deciso di risiedere in pianta stabile presso la sua abitazione a Roma, restando quindi vicino alla moglie. La Venier aggiunge anche che questi non sono periodi di cene e ritrovi, ma bisogna restare a casa, cercando di sensibilizzarsi quanto più possibile.

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