L’ex presidente della Camera Irene Pivetti confessa di aver chiesto da mangiare alla Caritas

In un'intervista al 'Giornale' Irene Pivetti, ex presidente della Camera, rivela di essere ricorsa alla Caritas per mangiare. La pena di 4 anni per evasione fiscale e autoriciclaggio era stata inflitta per la storia della falsa vendita delle Ferrari in Cina.

L’ex presidente della Camera Irene Pivetti confessa di aver chiesto da mangiare alla Caritas

L’ex presidente della Camera Irene Pivetti ha dovuto affrontare un’esperienza dolorosa in passato, che ancora oggi si trascina portando con sé conseguenze tali da influire pesantemente nella sua vita. Ad oggi la donna sta affrontando un processo per la compravendita di mascherine, mentre per evasione fiscale e autoriciclaggio per la storia della finta vendita delle Ferrari in Cina le è stata inflitta una pena di 4 anni.

La Pivetti racconta la sua esperienza in un’intervista rilasciata al “Giornale”, dichiarando di non provare vergogna per le difficoltà economiche che ha dovuto affrontare. La vicenda ha distrutto la sua immagine, le ha levato la rispettabilità e la credibilità che con tanta fatica era riuscita a costruire, e l’ha anche lasciata praticamente sul lastrico.

I suoi conti sono stati bloccati e sequestrati, tanto che non aveva nemmeno i soldi per mangiare. All’epoca la Pivetti si è trovata di fronte ad una situazione più grande di quella che poteva pensare, e le ristrettezze l’hanno portata a chiedere aiuto alla Caritas di San Vincenzo, dalla quale riceveva pacchi con cibo in scatola e lattine, indispensabili per sostentarsi e andare avanti.

In seguito la donna ha trovato una cooperativa di ex detenuti, la Mac Servizi, che operava in uno scantinato e ha cominciato a lavorare per loro facendo inizialmente le pulizie, poi le è stato affidato il compito di tenere le cose in ordine. L’ex parlamentare ha rivelato di aver iniziato a lavorare per la cooperativa come volontaria, poi è stata assunta e retribuita con un salario mensile di mille euro.

Da quel momento ha ricominciato ad avere speranza e fiducia nelle persone, perché con quei soldi poteva finalmente mangiare. Per il momento, visto che ancora attende l’esito del processo, che potrebbe farla finire dietro le sbarre, quello che le importa è vivere, poi si vedrà. 

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