Paola Perego probabilmente vive su una altro pianeta o le sue capacità intellettuali non le hanno concesso di comprendere l’errore a cui stava andando incontro. La conduttrice, molto attiva sui social, voleva condividere con i followers la gioia per la sua prelibata cena, una catalana: “…e catalana sia…” ha scritto sotto la foto pubblicata su Instagram. Peccato che il post sia apparso poco dopo l’attentato di Barcellona.
Sul web le critiche feroci non si sono fatte attendere tacciando la Perego di mancanza di sensibilità, quasi fosse indifferente alla tragedia avvenuta da poco in Spagna. “Tu pensa a magna’ con tt queĺlo che succede nel mondo… tanto che ti frega a te“, oppure “Vergognosa“, e ancora “Nn è il caso in questo momento @paolaperego17 fare umorismo triste ma stare vicino alle vittime dell attentato! VERGOGNA!” alcuni dei commenti di spicco.
Mentre un van travolgeva la folla sulla Rambla, provocando 13 morti e più di 100 feriti, mentre l’Isis rivendicava l’attentato, la Perego pensava a postare una foto dell’astice alla catalana. A seguire ha cercato di metterci una pezza postando un’immagine di Barcellona, simbolo della sua estrema vicinanza alle vittime. I follower, però, hanno capito l’intento pietoso della conduttrice: offuscare la pietosa gaffe. I commenti sono divenuti ancora più aspri.
Paola, ultimamente, è stata al centro di una polemica con Rai: ha fatto causa alla tv di Stato per la chiusura del suo programma “Parliamone Sabato” dichiarando di aver subito danni di immagine, economici e biologici. Dopo la cancellazione la conduttrice sarebbe dovuta tornare sulla rete ammiraglia di viale Mazzini, nella fascia ambita, quella serale, per condurre due programmi in prime time: uno Superbrain, l’altro da definire.
Non sono giunti ad un accordo sul numero di serate: la Perego ne voleva 12, la Rai ne offriva 8, ma il vero problema riguardava l’aspetto economico. La Rai voleva tagliare il compenso del 10% mentre la conduttrice chiedeva che il nuovo contratto la risarcisse anche dal danno derivato dalla chiusura di “Parliamone… sabato“. Vedremo in tribunale come andrà a finire.