Paola Perego cita in giudizio la Rai: ecco il perché

La società che gestisce l'attività professionale della popolare ex conduttrice del programma di Rai 1 "Parliamone Sabato", ha citato in giudizio la Rai: ecco i motivi del contendere.

Paola Perego cita in giudizio la Rai: ecco il perché

Sembra non esserci pace per la bella conduttrice televisiva Paola Perego, che solo qualche settimana fa pubblicava il suo trionfale messaggio sul suo profilo social di Twitter in cui annunciava il suo ritorno in Rai, dopo la clamorosa esclusione e chiusura del programma – da lei condotto – di Rai 1 “Parliamone Sabato”. 

Stando alle ultime notizie, che come sempre più spesso accade nell’era digitale vengono date dai diretti interessati tramite le pagine sui social network, la società Arcobaleno Tre – che gestisce le attività professionali di Paola Perego – ha nelle ultime ore pubblicato una nota in cui anticipa in esclusiva di avere depositato per conto della loro cliente Paola Perego una citazione in giudizio con la Rai, in merito all’annosa quanto mai odiosa questione della chiusura di “Parliamone Sabato“. 

Un colpo di scena non da poco, considerato il fatto che la conduttrice avrebbe dovuto condurre dopo la pausa estiva un nuovo programma sulle reti Rai, lasciando quindi un grande dubbio su quello che sarà il suo futuro televisivo per la stagione 2017-2018. Evidentemente qualcosa deve non essere andata nel modo corretto, per portare Lucio Presta – marito di Paola Perego, nonché amministratore della società Arcobaleno Tre – a portare in Tribunale l’azienda di Viale Mazzini, richiedendo i danni economici, d’immagine e biologici

Certo è che l’allontanamento della Perego non solo dal programma televisivo “Parliamo Sabato”- dove fu mandato in onda un servizio ritenuto scandaloso e offensivo sulle donne dell’Est – ma anche da qualsiasi altro programma Rai, venne ritenuto da buona parte dell’opinione pubblico alquanto eccessivo. 

In molti ricorderanno l’intervista del programma di giornalismo investigativo ed umoristico de “Le Iene”, che per primi riuscirono a strappare delle dichiarazioni alla conduttrice dopo un lungo periodo di silenzio in cui si era rinchiusa dopo lo scandalo, e del fragoroso pianto liberatorio e disperato che la conduttrice offrì all’occhio indiscreto della telecamere, ribadendo la sua assoluta estraneità con quanto accaduto. E ora, tutto è stato messo nuovamente in discussione, speriamo soltanto che questa vicenda trovi finalmente una conclusione definitiva.

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