Asia Nuccetelli: il doloroso retroscena della sua infanzia

La discussa figlia di Antonella Mosetti, Asia Nuccetelli, rivela di aver sofferto da piccolo di un'importante malattia, che l'ha fatta soffrire molto, ma da cui sembra essere miracolosamente guarita.

Asia Nuccetelli: il doloroso retroscena della sua infanzia

Sono tante le critiche che piovono in questi ultimi giorni contro Asia Nuccetelli – ex partecipante del Grande Fratello Vip in coppia con la madre Antonella Mosetti, nota showgirl e ballerina televisiva -, dopo le affermazioni rese circa i suoi ritocchi estetici, nonostante la giovane età. Ma per stemperare questo clima di tensione che si è creato nei suoi confronti, Asia svela particolari inediti della sua vita. 

I webnauti più agguerriti non mancano occasione per rimarcare quanto sia cambiata la 20enne Nuccetelli da quando è entrata nel cast del Grande Fratello Vip, a causa della chirurgia estetica – che a detta dei più feroci internauti -, che non sembra abbia migliorato il suo aspetto, piuttosto lo abbia gravemente danneggiato. 

Sono stati vani i tentativi di approntare una difesa da parte di Asia, che dichiara di sentirsi meglio dopo aver effettuato degli interventi estetici per migliorare il suo aspetto fisico, dunque vedersi più bella. Ed è per questo che in difesa della figlia è scesa anche la madre Antonella Mosetti – ex di “Non è la Rai” e “Ciao Darwin”, ma nota nello showbiz per le sue importanti relazioni prima con Davide Lippi, poi con lo spadista Aldo Monatano – replicando pesantemente a chi offendeva con tanta facilità la figlia. 

La Nuccetelli, che in passato ha avuto qualche problema psicologico perché vittima di bullismo, rivela nel corso di una recente intervista al settimanale di gossip “Gente” alcuni dolorosi retroscena inediti del suo passato. Sembra che quando era piccola Asia Nuccetelli abbia passato molto tempo in ospedale, a causa dell’epilessia.

In quel periodo – come si apprende dalle sue stesse parole – la piccola Nuccetelli non poteva stare in ambienti con luci molto forti, ed era perfino costretta a guardare la televisione con degli occhiali dalle speciali lenti blu. Ogni giorno poi era costretta a sottoporsi ad una terapia farmacologica – 100 gocce al mattino e 100 alla sera – che le avrebbe evitato i pericolosi attacchi. 

All’età di 12 anni, sottoponendosi all’ennesima Tac per dei controlli, scopre l’inaspettato: la guarigione. Asia tiene a precisare nel corso dell’intervista che la sua guarigione deve avere pure un senso, che secondo lei è da vedere in un più ampio disegno divino che l’ha destinata a cose grandi e belle. Non mancando però di aggiungere che tutto questo forse potrà essere una consolazione per chi la critica in continuazione.

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