La vicenda che coinvolge Alfonso Signorini segna uno dei momenti più delicati della televisione italiana recente. Il conduttore del Grande Fratello è finito al centro di un’indagine penale per presunto tentativo di estorsion* e violenz@ sessu@le, a seguito dell’esposto presentato dall’ex concorrente Antonio Medugno.
L’inchiesta trae origine dalle accuse mosse da Fabrizio Corona nel suo format online “Falsissimo“, dove l’ex paparazzo ha parlato di un presunto “sistema Signorini”, fatto di contatti ambigui, messaggi allusivi e possibili favoritismi durante la selezione dei concorrenti. Le accuse hanno spinto Signorini a un’autosospensione cautelativa da tutti i suoi impegni editoriali con Mediaset, mentre il Codacons ha chiesto la sospensione dell’intera nuova edizione del reality show fino a chiarimento completo dei fatti.
Secondo quanto emerso, Corona sarebbe in possesso di chat, immagini e registrazioni che mostrerebbero contatti di natura intima tra Signorini e alcuni concorrenti, in particolare Antonio Medugno. Le denunce parlano anche di conversazioni con un ex manager del modello, Alessandro Piscopo, contenenti riferimenti a materiale erotico e sessuale.
Nel frattempo, la Procura di Milano ha aperto un fascicolo per verificare eventuali profili penali, mentre la produzione Endemol Shine Italy ha avviato verifiche interne sui casting per accertare il rispetto del codice etico. Mediaset, pur accettando l’autosospensione del conduttore, mantiene un atteggiamento prudente, confermando che ogni decisione sarà basata su fatti oggettivi e verificati. Il Codacons ha criticato la decisione di Signorini come insufficiente e ha formalmente chiesto agli organi di vigilanza di approfondire eventuali violazioni dei principi di correttezza e trasparenza nella selezione dei concorrenti.
L’associazione ha depositato esposti all’Agcm e all’Agcom, sollecitando l’apertura di istruttorie sulle pratiche commerciali e sulla tutela dei consumatori nel settore audiovisivo. Parallelamente, Corona annuncia che a gennaio mostrerà tutte le prove raccolte, tra cui più di cento testimonianze che, secondo lui, confermerebbero il presunto sistema di favoritismi e contatti ambigui. La vicenda ha scatenato un acceso dibattito mediatico, con opinioni divise tra chi invoca la massima tutela per eventuali vittime e chi sottolinea la necessità di una difesa equilibrata per il conduttore, accusato di campagne diffamatorie.
In difesa di Signorini è intervenuta Marina Berlusconi, presidente di Mondadori, che ha ricordato la carriera del conduttore e la gestione del settimanale Chi, sottolineando come la cronaca rosa debba rispettare i protagonisti e il pubblico, distinguendo tra racconto e invadenza. La figlia di Silvio Berlusconi ha inoltre evidenziato i rischi legati all’uso dei social, arena sempre più dominata da parole dure e ostili.