Micro-transazioni online, il giro d’affari è raddoppiato rispetto al 2012

I dati parlano chiaro: i videogiocatori utilizzano sempre più le micro-transazioni nei propri giochi. A dimostrarlo è il valore d'affari che si mostra essere addirittura doppio rispetto al 2012.

Micro-transazioni online, il giro d’affari è raddoppiato rispetto al 2012

Nel campo dell’industria videoludica, ma non solo, uno dei modelli di business in maggiore espansione in questi ultimi anni consiste nei titoli Free-to-Play‘. Si tratta di videogiochi scaricabili in via gratuita senza dover essere costretti a versare una somma di denaro allo sviluppatore. Tuttavia, se il videogiocatore volesse avere un ‘aiuto’ per proseguire nel gioco con più facilità, deve completare una cosiddetta ‘micro-transazione’ (o acquisto in-app). Essa consiste nell’acquisizione di alcuni privilegi particolari in cambio di somme di denaro di entità variabile.

Si tratta, dunque, di una differente idea di business applicabile in via principale ai videogiochi, ma che può essere applicata essenzialmente ad ogni prodotto informatico. Ad esempio, essa è molto utilizzata nei videogiochi per smartphone dove l’utente (solitamente) preferisce scaricare applicazioni gratuite, piuttosto che acquistare quelle a pagamento. 

Tuttavia, sebbene fino a qualche tempo fa le micro-transazioni sono state caratteristiche delle applicazioni per smartphone, recentemente si sono viste anche su alcuni titoli ‘tripla A’ destinati alle console da videogioco (ad esempio su Star Wars Battlefront II) con risultati più o meno esaltanti. La scelta di estendere il raggio d’azione di questa idea di business è presto detta: genera un enorme flusso di denaro. Stando ad un report di SuperData, ad oggi le micro-transazioni online registrano un valore complessivo raddoppiato rispetto a quanto rilevato nell’ormai lontano 2012, quando esso era stabile a ‘soli’ 11 miliardi di dollari. Lo stesso report afferma che, nel corso del 2022, si avrà un incremento di altri 3 miliardi di dollari.

Se da un lato risultati così incoraggianti fanno comprendere come questa scelta di business sia vincente nei confronti delle aziende, bisogna anche aggiungere gli ottimi risultati commerciali di molti titoli venduti in commercio. Tutto questo è un segno indicante un periodo particolarmente florido per l’industria videoludica, specie dopo le crisi passate.

Tuttavia, non sempre il sistema delle micro-transazioni funziona. Proprio per questo, nonostante produca entrate notevoli, sarebbe un sistema rischioso nei i videogiochi tripla A e completamente fuori luogo nelle sessioni a ‘giocatore singolo’ dove l’utente preferirebbe vivere la trama della storia, senza avere impedimenti a carattere economico. L’attenzione, tuttavia, è bene che venga posta anche nei confronti delle sessioni di gioco online dove, senza un adeguato controllo, si rischia un profondo squilibro tra utenti paganti e non (come avvenuto nel caso di Star Wars Battlefront II). 

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