Gli animalisti insorgono, e a ragione. Nello zoo di Copenaghen, subito ribattezzato lo ‘zoo degli orrori’, si terrà pubblicamente una replica disgustosa: un altro animale verrà dissezionato a fini didattici. Ai proprietari dello zoo danese, a quanto pare, non è arrivato forte e chiaro il messaggio di protesta di animalisti e non, che il 15 febbraio 2014 si scatenarono contro questo zoo, reo di aver soppresso quattro leoni e di aver ucciso la giraffa Marius.
Niente da fare, i proprietari dello zoo hanno deciso di ripetere l’esperimento. All’interno della struttura, infatti, verrà tenuta un’altra lezione di dissezione animale: ad essere smembrato sarà un leone, come in passato era stato fatto con pony, giraffe, cammelli e chi più ne ha più ne metta. “Fini didattici“, è la motivazione dei proprietari: crudeltà inaudita, diremmo noi.
Ha circa un anno la futura vittima di questo folle modus operandi: è un leone che, in passato, aveva dimostrato un comportamento aggressivo. E’ un leone in gabbia… forse a questo i proprietari non avevano pensato. Fatto sta che i gestori dello zoo avevano deciso immediatamente di liberarsene, mobilitandosi per cercargli un’altra sistemazione. Tentativo fallito: tutti i posti dove avevano cercato erano già occupati. Ora il leone era davvero un problema: che farne? Ucciderlo e smembrarlo, ovviamente. E’ la prima risposta che sarebbe venuta in mente a tutti noi, non credete?!
A quanto pare, i gestori sono davvero entusiasti della nuova esperienza: “Ci saranno spiegazioni quando il leone viene smembrato, e si potranno vedere il cuore, i polmoni, e altre parti del corpo. Così verrà mostrato quanto è fantastico il leone“, è scritto sul sito dello zoo. Paura delle polemiche? Niente affatto! “Una dissezione mostra l’anatomia del leone e che cosa lo rende un buon predatore. I bambini sono così curiosi che quasi si infilerebbero dentro la carcassa. È un’esperienza scientifica e autentica“. Certo, chiunque muore dalla voglia di infilare le mani nella carcassa di un leone…