È strage di elefanti in Zimbabwe in questo ultimo periodo. Sono circa 62 gli animali avvelenati in un solo mese.
Sono numeri preoccupanti quelli che arrivano dallo Zimbabwe, dove i ranger hanno trovato di recente ben 22 elefanti avvelenati con del cianuro. Questi si aggiungono ad altri morti delle settimane scorse tanto che secondo le stime solo in questo ultimo mese sarebbero ben 62 gli eleganti uccisi.
Chi sia stato l’autore di tutto questo non si sa con certezza, ma i sospetti ricadono sui bracconieri che anche in passato hanno destato la preoccupazione dei responsabili dei parchi di quelle zone. Secondo quanto ha portato la portavoce del parco di Hwange, Caroline Washaya-Moyo, infatti, in questo stesso parco in passato sono stati avvelenati dai 200 a 300 elefanti.
Perché tutto questo? Secondo le tesi degli esperti e dei responsabili delle strutture del posto, infatti, i bracconieri sarebbero interessati all’avorio, un materiale che vale molto, e proprio per questo starebbero facendo una vera mattanza in questo ultimo periodo.
Pare che i bracconieri, infatti, iniettino del cianuro nelle arance così da attirare gli elefanti ed ucciderli in poco tempo, per ricavarne non solo avorio ma anche pellame da poter poi rivendere in tutto il modo. Numeri motlo preoccupanti che stanno destando le paure anche del WWF dal momento che, continuando di questo passo, gli elefanti potrebbero presto rischiare l’estinzione.
“Se non si fermeranno i bracconieri, fra 10 anni gran pare degli esemplari africani scompariranno” hanno dichairato le organizzazioni n difesa degli animali. Bisogna, quindi, fare qualcosa per invertire questa pericolosa tendenza.
Mashaya-Moyo spera che presto si possano utilizzare dei droni per monitorare l’interno parco di Hwange ed evitare così ogni intervento criminale dei bracconieri. La situazione, però, non è critica solo in Zimbabwe, dal momento che anche in Mozambico o in Tanzania sono tantissimi pachidermi uccisi in questi ultimi decenni.