Zika, primo contagio per via sessuale in Texas

La conclusione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità è che si tratta di un'emergenza di portata globale. Le ultime notizie parlano di un'evoluzione del contagio che, a quanto pare, in Texas è avvenuto per via sessuale.

Zika, primo contagio per via sessuale in Texas

Negli scorsi giorni il virus Zika ha fatto parlare molto di sé, e non sembra che l’attenzione mondiale voglia diminuire; infatti, dopo i primi casi accertati in Europa, a Dallas – in Texas – è stato segnalato un caso di virus Zika trasmesso sessualmente e non tramite la puntura di una zanzara.

La notizia ha lasciato di stucco gli epidemiologi di tutto il mondo perchè, se fosse davvero accertata oltre ogni dubbio la trasmissione per via sessuale, ci troveremmo di fronte ad un virus dall’elevatissima capacità di mutazione e che potrebbe infestare in pochissimo tempo l’intero pianeta.

A quanto pare la persona che è stata contagiata, stando a quanto ha riferito il CdC (il Centro di Controllo delle Malattie n.d.a.) alla BBC, non ha effettuato viaggi nelle aree colpite dal contagio del virus ma, invece, il suo partner era appena ritornato dal Venezuela, che rientra tra i Paesi colpiti dall’epidemia.

Mentre gli esperti cercano di capire come possa essere successo, vengono registrati casi del virus Zika anche in Australia: si tratterebbe di un uomo e di una donna di Sydney, tornati recentemente da un viaggio ai Caraibi, che sono risultati positivi la settimana scorsa, come riporta la BBC; sono stati inoltre segnalati altri due casi non collegati in Irlanda, dove un uomo ed una donna anziana, entrambi guariti, in passato sono andati in un Paese colpito dal virus.

Secondo le autorità sanitarie della contea di Dallas quella della trasmissione per via sessuale sarebbe la prima volta che viene osservata nel caso di un contagio di questo virus che, a quanto pare, sta mettendo in agitazione l’intero globo. Dopo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato, per quanto riguarda il virus Zika, lo stato di emergenza per la salute pubblica mondiale, tra le case farmaceutiche è cominciata la corsa per creare un vaccino efficace, in modo da poterlo somministrare in special modo alle donne incinte, che sono quelle più a rischio.

Continua a leggere su Fidelity News