Vorresti andare in pensione a trentanni? Si può.

Pete Adeney ha deciso di svelare a tutti com'è riuscito, dopo pochi anni di lavoro, a "guadagnarsi" la meritata pensione e a godersi il tempo libero senza più l'assillo del lavoro.

Vorresti andare in pensione a trentanni? Si può.

Il sogno di ogni lavoratore, oltre che guadagnare per portare avanti la propria famiglia o per fare maggiori investimenti per migliore il proprio “status sociale”, è quello di riuscire a raggiungere l’agognata pensione.

Questo desiderio lo aveva anche Pete Adeney ed alla giovanissima età di 30 anni, ha visto il suo e quello della sua amata realizzarsi. Entrambi ingegneri di software durante la propria vita lavorativa non avevano problemi economici, ma mancava loro qualcosa, la consapevolezza e la preoccupazione che una volta messa su famiglia e l’arrivo di un probabile figlio, non avrebbero potuto dargli tutte le attenzioni e il tempo necessari per crescerlo amorevolmente.

L’ingegnere pensava che la stragrande maggioranza delle persone riescono ad avere tempo libero e qualche soldo da poter spendere, solo una volta raggiunta la pensione, ma spesso l’età avanzata e una magra pensione non riescono a favorire la realizzazione di questo sogno. Spesso anche durante la vita lavorativa non si è soddisfatti, basti pensare che negli Stati Uniti i 2/3 dei lavoratori sono insoddisfatti del proprio lavoro e vorrebbero avere più tempo per loro stessi che siano ferie più lunghe o gite di piacere con cadenze minori alle usuali.

Tutti questi suoi dubbi e pensieri erano condivisi all’unisono con la propria fidanzata ed allora hanno pensato di andare controtendenza, ossia cercare di guadagnare e risparmiare il più possibile quanto prima e poter vivere e veder realizzati i propri sogni e desideri in giovane età. Inoltre, spiega sempre l’ingegnere, se riesci ad accontentarti senza cercare di arrivare sempre e comunque al meglio, pensionarsi e lasciarsi alle spalle tutto questo ingorgo sociale si può. Pete fa una serie di esempi per far capire cosa li abbia spinti a questo passo: “Se devi salire, non cercare l’ascensore più vicina a te, ma la scala più alta, tanto raggiungi la meta lo stesso”, oppure: “preferire lunghe passeggiate, incurante della situazione atmosferica del momento, a viaggi intrapresi dall’aiuto della comodità dell’auto”.

L’ingegnere cerca di far capire che accontentandosi dell’essenziale, col tempo diminuiranno i desideri materiali e il livello di felicità e benessere inizierà ad alzare la propria asticella e l’essere “liberi” ed avere un’indipendenza economica stimolerà la voglia di non starsene seduti senza far nulla, perché raggiunto questo benessere interiore sarà il trampolino di lancio per migliorarsi sempre più e far ciò che più hai voglia di fare.

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