Il venerdì sarà giorno festivo, ed i lavoratori statali di tutto il Venezuela potranno stare a casa, esattamente come se fosse sabato o domenica. E’ questo il curioso provvedimento annunciato dal Premier venezuelano Nicolas Maduro durante un discorso andato in onda negli ultimi giorni nelle televisioni del Paese sudamericano, in relazione alla recente crisi energetica che ha colpito il Paese.
Il provvedimento riguarderà i dipendenti statali, ed è parte integrante del piano d’emergenza stilato dagli esperti per riuscire a tagliare il consumo di energia, oramai diventato insostenibile per il Venezuela. Le conseguenze della situazione odierna infatti, sono a dir poco catastrofiche sia per l’economia della nazione, che per il quieto vivere e la sicurezza dei suoi cittadini.
Eventi come blackout improvvisi stanno diventando all’ordine del giorno, e l’inflazione in crescita non aiuta la ripresa. Così il Presidente Maduro ha preso in mano la situazione con veemenza, utilizzando estremi rimedi a mali altrettanto preoccupanti: il venerdì tutti a casa, ed obbligo tassativo di ridurre il consumo energetico del 20% per le industrie statali.
Il provvedimento non è chiaramente da ritenersi definitivo, ma durerà per i prossimi due mesi. Il tempo necessario insomma, secondo le stime degli esperti, a far rifiatare gli organi statali ed a trovare una soluzione meno invasiva per riuscire a ridurre i consumi energetici.
Il venerdì dunque sarà festa doppia per i dipendenti venezuelani, almeno per i prossimi 60 giorni: oltre al poter stare a casa dal lavoro infatti, godranno anche dell’arrivo dello stipendio, che per tradizione è pagato settimanalmete anziché in mensilità. Si tratta tuttavia di una conquista ben misera, in quanto il salario medio per un operaio in Venezuela è l’equivalente di circa 22 euro al mese.
Cifre che parlano da sole, sufficienti a spiegare l’alto tasso di criminalità e che riflettono pienamente la grave crisi che sta attraversando il Paese, motivo per il quale Maduro è alfine arrivato ad imporre una scelta tanto drastica.