Venezuela, l’italiana Betty Grossi tra i 37 oppositori liberati

Gesti di respiro a Natale in Venezuela. Delcy Rodriguez: "Il Natale è un momento di riconciliazione". Scarcerati i primi 37 oppositori, tra questi l'italiana Betty Grossi.

Venezuela, l’italiana Betty Grossi tra i 37 oppositori liberati

Tra i 37 oppositori rilasciati in occasione del Natale, in Venezuela, c’è anche Betty Grossi, un’attivista italiana a cui il Parlamento Europeo ha assegnato, insieme ad Andrea Gonzalez e Dany Abreu, l’ultimo Premio Sakharov per la libertà di pensiero, un riconoscimento dedicato ad Andrej Dmitrievič Sacharov, scienziato e dissidente sovietico.

Grazie a una raccomandazione da parte della Commissione verità, istituita dall’Assemblea costituente, i tre, tutti di nazionalità venezuelana, Gonzalez anche spagnola, Grossi anche italiana e Abreu anche portoghese – , sono stati scarcerati. Joel Graterol, loro avvocato ha confermato la notizia all’agenzia Efe. Ad agosto del 2015 l’arresto con l’accusa, sostenuta da due assassini rei confessi, che stessero pianificando un attentato, nel mirino la figlia di Diosdado Cabello, il personaggio numero due al governo del chavismo.

Il Natale è “un momento di riconciliazione“, ad affermarlo Delcy Rodriguez, il presidente dell’Assemblea costituente e capo della commissione per la verità, con questa motivazione ha annunciato che circa altre 80 persone verranno rilasciate, potrebbero così arrivare a 114.

Già da sabato, antivigilia del Natale, le autorità venezuelane hanno iniziato a liberare i primi detenuti arrestati nelle manifestazioni contrarie al governo del presidente Nicolas Maduro, socialista. Si può considerare questo un gesto di buona volontà verso gli oppositori, visto l’anno vissuto tra continue lotte e manifestazioni. Tra i liberati ci sono agenti di polizia di Chacao e il sindaco della municipalità nordoccidentale di Iribarren, Alfredo Ramos, arrestato a luglio e condannato a oltre un anno di reclusione.

I leader dell’opposizione venezuelana avevano chiesto, all’inizio della scorsa settimana, al presidente Maduro di lasciar liberi i “prigionieri politici“, che sono circa 268, secondo la stima di un gruppo non governativo. Sarebbe questo un gesto di buona volontà prima di Natale. La liberazione di questi prigionieri è stata resa manifesta anche giovedì con il blocco commerciale regionale Mercosur. Alla resistenza del governo perchè i detenuti avevano compiuto atti di violenza, di cospirazione o di tradimento e non sono solo “prigionieri politici“, Rodriguez ha indicato nel servizio alla comunità una via alternativa alla detenzione.

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