Vende la figlia neonata per comprare un iphone ed una moto

In Cina un padre ha creduto che fosse normale poter vendere la propria figlia neonata come se nulla fosse ed andarsene in giro a spendere i soldi della vendita per comprare un telefonino ed una moto. Le parole di entrambi i genitori sono scioccanti.

Vende la figlia neonata per comprare un iphone ed una moto

Crediamo di vivere in un mondo che rispetta la vita e dove i più deboli vengono protetti e rispettati. Peccato che poi siamo costretti a svegliarci da questi sogni utopici ed a fare i conti con la realtà nel peggior modo possibile. Infatti, una coppia cinese – residente nella provincia di Fujian – quando si è accorta di aspettare un figlio; i due hanno subito iniziato a pensare a cosa fare una volta che il figlio fosse nato ma, a differenza delle persone normali, i due pensavano a come poter guadagnare dalla nascita del neonato.

E’ proprio così, e i due – utilizzando dei siti internet specializzati in questo genere di cose che ricordiamo sono illegali e perseguibili penalmente in quasi tutto il mondo – sono riusciti a vendere la figlia appena nata per la cifra di 23 mila Yuan, che si aggira intorno ai 3mila euro.

Bene, a questo punto molti penserebbero che lo hanno fatto perché non sarebbero riusciti a crescere la piccola o perché vessassero in gravi difficoltà economiche e quello poteva sembrare loro un modo per andare avanti; invece, il padre della piccola – una volta ricevuti i soldi della vendita – ha ben pensato di andare a comprare un nuovo iPhone di ultima generazione ed un nuova motocicletta.

Ecco allora che svanisce il pensiero della difficoltà finanziaria per far posto allo sdegno ed alla rabbia. Dato che la pratica di vendere i bambini come se fossero oggetti è illegale anche in Cina, i due sono stati raggiunti dalle forze di Polizia e dai media locali. Questi ultimi sono riusciti ad intervistare la madre della piccola che, come il padre della neonata, ha soltanto 19 anni, e lei ha risposto alle domande dei giornalisti dicendo che nella sua regione questa cosa è del tutto normale e non pensavano fosse illegale, anche perché lei stessa era stata adottata.

La bambina è stata affidata ai servizi sociali ed i genitori denunciati entrambi. Questa storia evidenzia una sfaccettatura della nostra comunità, ormai divenuta globale, che da troppo tempo va avanti e che fa leva sulle fragili menti di padri e madri troppo giovani per riuscire a capire e distinguere il bene dal male, sempre più accecati dal mito del denaro, che arrivano addirittura a vendere i propri figli per poter avere l’ultimo gingillo elettronico o l’ultima moto.

Continua a leggere su Fidelity News