Una storia che sembra uscita da un romanzo di spionaggio ha scosso la tranquilla comunità di Acton, a nord di Londra, quando è emerso che Vanya Gaberova, una giovane imprenditrice di bellezza di fama internazionale, è stata accusata di essere una spia russa. A soli 29 anni, Gaberova era conosciuta principalmente per il suo eccellente lavoro come estetista, specializzandosi in unghie e ciglia con la tecnica del “mega volume russo“, che aveva attirato clienti da tutto il mondo e le aveva garantito numerosi premi e riconoscimenti per la sua attività.
Tuttavia, una recente indagine condotta dalla polizia inglese ha rivelato un lato oscuro della vita di Gaberova. La giovane imprenditrice è stata accusata di essere il membro più giovane di una presunta rete di spionaggio composta da cinque bulgari, tutti incriminati nel Regno Unito. Secondo le indagini, il gruppo avrebbe cospirato per raccogliere informazioni da passare a Mosca nel periodo compreso tra il 30 agosto 2020 e l’8 febbraio 2023.
Le accuse di spionaggio hanno sorpreso profondamente la comunità locale, che conosceva Vanya Gaberova come una persona riservata e apparentemente timida. Il direttore del ristorante portoghese “Villamoura“, situato di fronte al suo salone di bellezza, ha dichiarato al quotidiano britannico The Daily Telegraph: “Stava per cedere la sua attività per fare altre cose. Aveva un compagno che veniva spesso. Era una persona molto timida, discreta. Non avrei sospettato che fosse una spia, ma se lo fosse stata, sarebbe stata una brava persona. La conoscevo da due o tre anni e non me lo sarei mai aspettato“.
La notizia dell’arresto ha lasciato tutti nel quartiere senza parole, con molte persone riluttanti a commentare la situazione. Una dipendente del negozio finito nel mirino delle indagini ha dichiarato: “Mi è stato detto di non dire nulla“. Gaberova, che aveva ottenuto un prestito di 20.000 sterline durante i difficili tempi della pandemia di Covid-19 per sostenere la sua attività, sembrava essere una figura rispettata nella comunità locale.
Durante le perquisizioni all’interno delle abitazioni di Gaberova e degli altri quattro presunti membri della rete di spionaggio, gli agenti hanno rinvenuto diversi passaporti falsi e carte d’identità. Secondo le indagini condotte finora, i cinque bulgari erano soliti entrare ed uscire frequentemente da un appartamento situato a nord-ovest di Londra, a meno di un miglio dalla base militare della Raf di Northolt. Questa base è spesso utilizzata da ministri, capi di stato stranieri e membri della famiglia reale britannica.