Dagli Stati Uniti, arriva la notizia di un tragico evento relativo ad un volo militare, che ha accusato forti problemi nel corso della fase di atterraggio, finendo poi con il rovinare fatalmente al suolo. Tutto si è consumato presso una base militare americana localizzata alle Hawaii, quando un velivolo all’avanguardia MV-22 Osprey a rotori basculanti non è riuscito a raggiungere il suolo come imporrebbe la procedura, finendo con lo schiantarsi a terra nonostante i disperati tentativi dei piloti di riprendere il controllo sul velivolo.
Tutto potrebbe diventare ancora più inspiegabile se si pensa che il Bell Boeing MV-22 Osprey non è affatto un rudere, né tantomeno un aeromobile qualsiasi, bensì rappresenta uno dei maggiori vanti dell’ingegneria aeronautica statunitense. Il Bell è infatti un cosiddetto convertiplano ad uso militare. Un convertiplano è per l’appunto un velivolo dotato di motori basculanti, ovverosia in grado di ruotare attorno all’asse orizzontale delle ali.
Ciò permette alle eliche di generare sia una spinta verso l’alto, consentendogli di sollevarsi in volo al pari di un elicottero, sia di fungere da eliche traenti come accade per un aereo. Tuttavia, il suo utilizzo è sempre stato limitato a causa dei problemi relativi alla sicurezza.
Questo velivolo multitasking è stato infatti inaugurato sul campo nel 2008 in Iraq, ma ha sempre generato forti controversie legate alla sua sicurezza, poiché viene ritenuto in patria decisamente pericoloso. Ad avallare questa tesi, ci sono i dati relativi al bilancio dei test sperimentali, che parlano di 30 morti tra civili e militari durante le prove negli ultimi 25 anni. Statistica che è ora destinata ad arricchirsi, poiché l’MV-22 Osprey precipitato alle Hawaii trasportava un’intera unità di marines.
Fortunatamente è stata evitata la strage, ed è stato registrato un solo morto, mentre altri 21 soldati sono rimasti feriti. I marines erano giunti sul posto da San Diego lo scorso 10 Maggio, ed avrebbero dovuto rimanervi per 7 mesi. Sulle cause dell’incidente è stata aperta un’indagine. A riferire dell’accaduto è stato lo stesso corpo dei Marines, attraverso un comunicato del capitano Brian Block.