Il piccolo Anthony Avalos fu ucciso a soli 10 anni dopo aver rivelato alla famiglia di essere gay. Per questa motivazione sono stati ora condannati all’ergastolo senza la possibilità di libertà condizionale la madre del bambino, la 33enne Heather Maxine Barron, ed il suo compagno, il 37enne Kareem Ernesto Leiva.
Anthony aveva fatto outing ai membri della sua famiglia, che lo hanno fatto morire di fame e lo hanno picchiato per un’intera settimana prima della sua morte. Non solo violenze da parte della madre e del patrigno, ma anche da parte dei fratelli del bambino. Secondo quanto riferito infatti, Heather costrinse gli altri suoi figli a prendere parte agli abusi, che includevano sbattere il bambino sul pavimento, frustarlo con una cintura, versargli salsa piccante in bocca e proibirgli di usare il bagno.
I pubblici ministeri hanno sostenuto durante il processo che il bambino di 10 anni è stato torturato per almeno cinque giorni prima di essere trovato privo di sensi il 20 giugno 2018. In seguito è morto in ospedale con il medico legale che ha riportato la causa della morte come trauma da corpo contundente alla testa.
Il bambino presentava anche occhi arrossati e numerosi lividi, tagli e graffi su fronte, naso, bocca, guance, collo, gambe, spalle, fianchi, schiena, glutei, stomaco, caviglie, gambe e piedi. La madre sostenne davanti alle autorità che il bambino era caduto dalle scale. Una versione che non ha convinto da subito gli inquirenti, dato che in passato era stato allontanato dalla casa per diversi mesi, dopo una dozzina di segnalazioni di sospetti abusi dal 2013 al 2016. Dopo la morte di Anthony, le autorità hanno rimosso gli altri otto bambini.
L’ex procuratore distrettuale della contea di Los Angeles Jackie Lacey ha inizialmente chiesto la pena di morte, ma l’ufficio dell’attuale procuratore distrettuale George Gascón ha deciso di non accettare la richiesta. “Questi due sono mostri, e i mostri devono stare in gabbia. Per favore, non date loro l’opportunità di ferire qualcun altro“, ha detto un oratore durante l’udienza di martedì.