Un gravissimo fatto di sangue, l’ennesimo, si è verificato nelle scorse ore in California, precisamente a San Josè. Infatti, secondo quanto riferisce la stampa internazionale, un uomo attorno ai 50 anni ha cominciato a sparare all’impazzata durante una riunione sindacale avvenuta vicino lo scalo ferroviario della città. Purtroppo 9 persone sono morte e tantissimi sono stati i feriti. Le generalità dell’aggressore non sono ancora note, anche se la polizia federale ha confermato che si è poi tolto a sua volta la vita.
Tutto è successo intorno alle 7:00 del mattino locali, quando era in corso una manifestazione sindacale da parte dei lavoratori della Valley Transportation Authority (Vta), l’autorità di controllo dei trasporti pubblici della contea di Santa Clara, città situata nel cuore della Silicon Valley. Il movente dell’azione criminosa posta in essere dal soggetto non è ancora noto. In casa sua la polizia ha trovato un vero e proprio arsenale composto da svariate armi, alcune delle quali molto potenti. Non è noto con quale arma abbia fatto fuoco il soggetto.
Popolazione sconvolta
Sul luogo in cui è avvenuta la sparatoria, situato praticamente vicino l’ufficio dello sceriffo, sono giunte immediatamente le forze dell’ordine, che hanno provveduto a transennare l’area. La regione di San Josè è praticamente sconvolta dall’accaduto, il quale ha provocato sgomento tra la popolazione. L’autore della strage era un collega delle vittime.
La regione della Silicon Valley è nota in quanto nella zona hanno le loro ville molti miliardari, essendo anche la sede di numerose aziende hi-tech note a livello mondiale. E se i ricchi scelgono sempre più spesso di trasferirsi da queste parti, nella zona sta aumentando anche la violenza. Nel 2021, su tutto il territorio degli Stati Uniti, si sono già verificate diverse sparatorie del genere, precisamente 14.
Il Presidente Joe Biden, parlando alla nazione, ha riferito che negli States quella della violenza è una vera e propria “epidemia” che deve essere fermata a tutti i costi. La vice portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha affermato che la presidenza sta monitorando la situazione, la quale sta diventando sempre più preoccupante.