Quella di Bill Lapschies è una storia che insegnerà a chiunque a non arrendersi mai. Nato nel 1916 a Salem, nel Massachusetts, oltre ad essere sopravvissuto alla temibile epidemia di spagnola che all’epoca uccise in tutto il mondo non meno di 50 milioni di persone, non si è arreso nemmeno di fronte alla Crisi del 1929, alla Seconda Guerra Mondiale e per ultimo anche all’attualissimo e temibile Covid-19.
Lo scorso 5 marzo, dopo aver iniziato a presentare i sintomi dell’infezione, l’uomo ha messo in grave apprensione lo staff medico della casa dei veterani Edward C. Allworth dell’Oregon, struttura presso cui risiede e dove sono stati registrati altri casi di contagio.
Il dottor Rob Richardson che lo aveva in cura, nonostante le preoccupazioni dovute all’avanzare della malattia, ha dichiarato che l’ultracentenario non ha mai sviluppato i gravi sintomi respiratori riconducibili al Coronavirus. Con grande sorpresa di medici e sanitari, l’anziano non ha nemmeno avuto bisogno di ricorrere al ventilatore polmonare. La sua ripresa ha stupito non solo i dottori, ma anche i numerosi nipoti e pronipoti che hanno così potuto tirare un sospiro di sollievo.
Raggiante per aver sconfitto definitivamente il virus, lo scorso 1° aprile l’anziano ha deciso di festeggiare il suo 104esimo compleanno in compagnia dei parenti e degli amici più stretti, che in ragione delle norme sull’isolamento sociale, hanno cercato in tutti i modi di rispettare le più rigorose distanze di sicurezza.
Per quanto è dato sapere, al momento il signor Lapschies è l’uomo più anziano al mondo ad aver sconfitto il Coronavirus. Ma a livello planetario anche altri ultracentenari hanno avuto la meglio sulla patologia che sta segnando i primi mesi del 2020: è questo il caso di due donne di 103 anni, rispettivamente di nazionalità cinese ed iraniana. Anche in Italia un anziano riminese di 101 anni è riuscito a vincere la sua battaglia personale contro il Covid-19. Dimesso dall’ospedale Infermi di Rimini, l’anziano nato nel 1919 è uno dei pochi a potersi vantare di aver visto con i propri occhi guerre, fame ma anche il progresso tecnologico raggiunto dall’uomo nel corso dell’ultimo secolo.