USA: si finge infermiera per rapire una neonata in ospedale, arrestata

La 23enne Jesenea Miron è stata arrestata dalla polizia americana. La donna si è spacciata per un'infermiera, cercando di rapire una neonata da una stanza d'ospedale.

USA: si finge infermiera per rapire una neonata in ospedale, arrestata

È stata tratta in arresto la giovane donna che, spacciandosi per una infermiera in un ospedale della California, ha tentato di rapire una neonata dalla stanza di una paziente. In prigione è finita la 23enne Jesenea Miron, accusata di rapimento con l’aggravante che il soggetto è un minore, e trattenuta dal dipartimento dello sceriffo della contea di Riverside.

Secondo quanto confermato dal comunicato ufficiale rilasciato dalle autorità, la Miron è entrata presso il Centro Medico Universitario Riverside Health System, a Moreno Valley, giovedì 14 luglio. Fingendo di essere una nuova infermiera appena assunta, la donna è riuscita ad entrare nell’ospedale, intorno alle 10:30 del mattino, e ad accedere al reparto ospedaliero dove si trovano i neonati.

La 23enne è quindi entrata nella stanza di una paziente, dove “si è identificata come un’infermiera” alla neomamma, una donna identificata come “Z.B.” dai media. Mentre era all’interno della stanza, “ha cercato di prendere sua figlia“. La donna è stata fermata dal personale dell’ospedale, che non riconoscendola come impiegata del nosocomio, l’ha bloccata ed ha chiamato la sicurezza.

Gli agenti hanno ricevuto la chiamata che denunciava la presenza nel campus di una persona che si fingeva una infermiera. La Miron è riuscita a fuggire, senza la neonata, prima dell’arrivo delle autorità, ma gli investigatori sono riusciti ad identificarla e rintracciarla poco dopo in una casa di Moreno Valley. All’interno dell’abitazione “sono stati trovati anche ulteriori elementi di valore probatorio“, spiega il comunicato dello sceriffo, che però non entra nei dettagli in merito agli elementi raccolti, né spiega le ragioni del suo gesto.

La donna è stata arrestata e trasportata presso centro di detenzione Robert Presley, mentre l’ospedale sta lavorando con le forze dell’ordine per “indagare su come la sospetta sia entrata nella stanza della paziente ed abbia interagito con la famiglia“. La cauzione della Miron, che si è dichiarata non colpevole, è stata fissata ad un milione di dollari.

Continua a leggere su Fidelity News