USA: rilasciato dal carcere per errore, uccise tre persone e cucinò il cuore di una delle vittime

Lawrence Paul Anderson è stato condannato al carcere a vita per tre omicidi, tra cui quello dello zio e della nipotina di 4 anni. Dopo aver ucciso la loro vicina di casa, ha esportato il suo cuore e l'ha cucinato, cercando di darlo in pasto alla sua famiglia.

USA: rilasciato dal carcere per errore, uccise tre persone e cucinò il cuore di una delle vittime

Un uomo è stato condannato all’ergastolo senza condizionale per l’omicidio di suo zio, della nipotina di 4 anni dello zio e di una donna loro vicina di casa, alla quale ha tagliato e cucinato il cuore. La condanna è arrivata mercoledì negli Stati Uniti d’America, dove il 44enne Lawrence Paul Anderson era stato rilasciato dal carcere per errore a gennaio del 2021.

Dopo neanche un mese, il 9 febbraio 2021 a Chickasha, Oklahoma, Anderson ha accoltellato a morte suo zio Leon Pye di 67 anni, la nipote di suo zio Kaeos Yates di soli 4 anni e la 41enne Andrea Lynn Blankenship. L’uomo si è dichiarato colpevole dei tre delitti, ed ha anche ammesso di aver ferito sua zia Delsie Pye, che ha subito la frattura del coccige e delle costole e può vedere solo da un occhio dopo che l’altro è stato strappato via dal nipote.

Andrea Lynn era la vicina di casa dei Pyes, ed Anderson ha confessato di averla uccisa dopo aver sfondato la sua porta sul retro. Il 44enne ha poi pugnalato la 41enne per ben 40 volte, rimuovendole l’occhio sinistro, lo stomaco e il cuore, secondo quanto riferito dal rapporto dell’autopsia stilato dal medico legale.

L’assassino ha portato il cuore della vittima a casa degli zii, dove lo ha “cucinato con le patate da dare da mangiare alla sua famiglia per liberare i demoni. Dopo aver cercato di servire loro il cuore, Anderson ha poi aggredito gli zii e la loro nipotina di 4 anni. La condanna a vita arriva dopo un patteggiamento con le famiglie delle vittime, che hanno rinunciato alla condanna a morte per evitare il processo e non dover rivivere i dolorosi dettagli degli omicidi in tribunale.

La zia Delsie Pye, 66 anni, ha commentato in una dichiarazione letta in aula “Non riesco a dormire la notte senza avere incubi di quella sera. Pensare che un membro della mia famiglia abbia potuto commettere questo crimine atroce mi spezza il cuore“. La donna ha inoltre aggiunto: “La famiglia significa tutto per me. Come mio nipote, non ti amo ma non ti odio… non posso giudicarti. Dio lo farà“.

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