Nemmeno il tempo di leccarsi le ferite per la strage in Oregon e per la sparatoria di Cleveland, che l’America deve far fronte ad un altro caso incredibile di cronaca nera. Questa volta siamo in Tennessee, nella piccolissima cittadina di White Pine, dove un ragazzino di appena 11 anni ha sparato alla sua vicina, di 8 anni appena, uccidendola.
Secondo la versione ufficiale fornita dalle autorità locali, mediante le dichiarazioni dello sceriffo della contea G. W. Budd, la dinamica sarebbe stata la seguente: il ragazzino avrebbe chiesto alla bambina di poter giocare col cane di lei, ma la piccola si sarebbe rifiutata; dopo il rifiuto, il piccolo sarebbe tornato a casa, sarebbe salito al piano di sopra con in mano il fucile del padre, avrebbe preso la mira contro la bambina e avrebbe premuto il grilletto, colpendola al torace. La bambina, accasciata al suolo, è stata immediatamente soccorsa dalla madre e portata in ospedale, ma è morta poco dopo il ricovero.
La madre della piccola vittima, la signora Latasha Dyer, ha raccontato la versione ufficiale allo sceriffo, aggiungendo che il bambino già in passato aveva avuto problemi di bullismo, e che della cosa erano stati già informati gli organi preposti e il preside della scuola che sia lui che la bambina frequentavano, nella stessa White Pine.
Nonostante la giovanissima età, il ragazzino, come detto di 11 anni appena, è stato immediatamente arrestato, e comparirà in aula nella giornata di oggi. Ancora una volta, l’opinione pubblica americana viene sconvolta da un avvenimento del genere: capita spesso, infatti, che vi siano dei ‘carnefici’ così giovani, spesso con le armi dei genitori, e ogni volta si assiste alla stessa scena di sdegno e di indignazione. La cadenza quasi giornaliera di questi omicidi ha posto più di una volta l’attenzione sulla facilità con cui si possano acquistare delle armi negli Stati Uniti, ma ancora una volta il tutto si risolverà in una bolla di sapone.