A marzo, l’americana Kouri Richins ha pubblicato un libro illustrato per bambini “progettato per offrire conforto e sollievo alle giovani menti” mentre affrontano un lutto. La donna aveva raccontato di essere stata ispirata a scriverlo dopo la morte del marito Eric, morto improvvisamente a marzo 2022 per una overdose, ma è ora stata incriminata per l’omicidio dell’uomo.
La 33enne, che era sposata da 9 anni ed aveva avuto tre figli con il marito, è stata arrestata lunedì e accusata di averlo avvelenato con una dose letale di fentanil loro casa a Kamas, nello Utah, il 4 marzo 2022. I documenti del tribunale rivelano che i pubblici ministeri hanno accusato la donna di omicidio aggravato e possesso di droga.
Il giorno dell’omicidio, Kouri chiamò la polizia a tarda notte, dicendo che Eric era “freddo al tatto“. La 33enne raccontò alle autorità di aver preparato a suo marito un cocktail Moscow Mule, prima di andare a dormire con uno dei figli che non si sentiva bene, e di trovarlo ormai morto nella loro camera da letto ore dopo. Il medico legale in seguito scoprì che Richins era morto per overdose di fentanil, con cinque volte il dosaggio letale del farmaco nel suo sistema.
Dalle indagini è emerso, tra dicembre 2021 e febbraio 2022, Kouri aveva inviato un messaggi a una persona che era stata precedentemente arrestata con l’accusa di spaccio, chiedendo antidolorifici solitamente forniti dietro prescrizione, destinati secondo la sua versione ad una persona con un infortunio alla schiena.
Il conoscente ha detto alla polizia di aver dato a Kouri tra le 15 e le 30 pillole di fentanyl. Tre giorni dopo, Eric si ammalò gravemente dopo aver cenato con Kouri per San Valentino, ed insospettito disse ad un amico che pensava che sua moglie stesse cercando di avvelenarlo. Due settimane dopo, la donna ottenne altre pasticche di fentanyl, e pochi giorni dopo Eric fu ritrovato morto.
Da allora Kouri aveva interpretato il ruolo della vedova sofferente, pubblicando il libro “Are You With Me?” che era stato dedicato al suo defunto marito. “Abbiamo scritto questo libro e speriamo davvero che offra un po’ di conforto non solo ovviamente alla nostra famiglia, ma anche ad altre famiglie che stanno attraversando la stessa cosa“, aveva sostenuto il mese scorso in una intervista.