Non si placa la bufera tra forze di polizia e comunità afroamericana negli Stati Uniti. L’ultimo tassello del puzzle è arrivato nelle ultime ore, con la notizia del ferimento di due giovani afroamericani da parte di un agente di polizia avvenuto ad Olympia, capitale dello Stato federale di Washington. Si tratta dell’ennesima vicenda con lo stesso copione, che ricalca sempre le medesime dinamiche: i due ragazzi, entrambi 20enni secondo quanto riferiscono le fonti delle agenzie di stampa locali, avrebbero rubato delle birre all’interno di un esercizio commerciale.
Ma il personale del negozio di alimentari li avrebbe colti in flagrante, sorprendendoli proprio mentre i due afroamericani stavano cercando di occultare il bottino, dopo aver razziato gli scaffali. Così i dipendenti avrebbero immediatamente lanciato l’allarme, prontamente colto da una pattuglia, denunciando il furto delle birre. Inizialmente il personale dell’esercizio aveva provato a bloccare i due ragazzi, i quali sono però riusciti ad eludere ogni tentativo di placcaggio ed a fuggire, non è ancora chiaro se con le birre o meno. Poco importa, in fondo.
Si hanno invece più informazioni riguardo a cosa sia successo in seguito: i ragazzi sono stati raggiunti da un agente di polizia, ma non avrebbero accennato a fermarsi neanche dopo l’intimazione dell’alt. Così il poliziotto, desideroso di venire a capo del caso senza rimanere con in mano soltanto un pugno di mosche, si è risolto a fare appello a quella metodologia d’arresto tutta yankee, che rappresenta poi di fatto la causa primaria degli attriti fra polizia ed afroamericani: ha estratto la pistola ed ha sparato.
Secondo le informazioni che arrivano dai media degli Stati Uniti, i due ragazzi versano ora in condizioni gravi all’ospedale.