USA, partorisce intubata per Covid: chiede all’infermiera che l’ha curata di fare da madrina a sua figlia

Negli Stati Uniti una 28enne partorisce d'urgenza mentre è intubata per Covid e, quando la dimettono, sceglie l'infermiera che si è presa cura di lei come madrina per sua figlia.

USA, partorisce intubata per Covid: chiede all’infermiera che l’ha curata di fare da madrina a sua figlia

Quella che sto per raccontarvi è una storia che arriva dagli Stati Uniti e che regalerà tante lacrime di gioia a chi crede nelle amicizie vere, quelle che capitano all’improvviso e ti cambiano la vita.

Monique Jones, 28 anni, avverte brividi e mancanza di respiro. È positiva al Covid ed è incinta, per cui viene ricoverata all’ospedale Barnes-Jewish Hospital di St Louis, in Missouri, all’inizio dello scorso settembre, per poi essere intubata 2 giorni dopo.

Mentre è attaccata ad un respiratore, i medici decidono di praticarle un cesareo d’urgenza, a sole 29 settimane di gravidanza, e di far nascere la sua piccola, che viene al mondo con poco più di un chilo di peso.

L’incontro di Monique Jones con il suo angelo, l’infermiera Caitlyn

Monique si sveglia a inizio ottobre e da quel momento, ad occuparsi di lei, c’è l’infermiera Caitlyn Obrock, che raccoglie fondi online destinati anche alla piccola, appena nata. La donna arriva ad organizzare un baby shower, raccogliendo più di 2000 dollari. Ma poco prima delle festività natalizie. non appena la neomamma migliora e viene dimessa assieme alla sua piccola, accade qualcosa di davvero commovente.

Monique, infatti. non si dimentica di Caitlyn, che l’ha trattata con amore e affetto, oltre a prendersi cura di lei nei lunghi mesi trascorsi in terapia intensiva, scegliendola come madrina per sua figlia. Zamyrah Prewitt, unendosi alla sua famiglia allargata.

Dal canto suo, l’infermiera, ancora incredula, dice “Era spaventata. Ho investito molto in lei, sperando e pregando per un lieto fine. Il modo in cui ha iniziato la maternità con la bambina era ingiusto e volevamo che sapesse quanto è speciale e amata”. Una storia d’amicizia, nata e cresciuta all’interno in un nosocomio, in piena pandemia da Covid… una storia che ci fa capire che gli angeli a volte non indossano le ali ma una divisa.

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