Due genitori hanno fatto causa ad un ospedale di Boston, negli Stati Uniti d’America, accusato di aver buttato via per errore il corpo della loro figlia prematura, morta dopo due settimane dalla nascita. La piccola Everleigh Victoria McCarthy nacque con tre mesi di anticipo il 25 luglio 2020, pesando appena 900 grammi al momento della nascita.
I genitori della piccola, la 37enne Alana Ross ed il 38enne Daniel McCarthy, hanno aspettato e pregato per due settimane che la bambina riuscisse a sopravvivere, ma dopo che la piccola ha sviluppato un aneurisma celebrale ed è stata intubata, le sue speranze di sopravvivenza sono drasticamente abbassate. Purtroppo dopo 12 giorni dalla sua nascita, Everleigh è morta il 6 agosto 2020. I genitori, comprensibilmente devastati dalla scomparsa prematura della bambina, hanno iniziato i preparativi per il funerale della bambina quando hanno scoperto una notizia scioccante.
L’agenzia funebre verso la quale si sono rivolti gli ha informati del fatto che il corpo della bambina era scomparso, e il loro lutto si è presto trasformato in un incubo. La coppia, che aveva già perso due bambini a causa di aborti spontanei prima della nascita di Everleigh, si è rivolta all’ospedale per avere risposte, ma l’ospedale non ha saputo dare spiegazioni adeguate ed i genitori si sono quindi rivolti al Dipartimento di polizia di Boston. La polizia ha determinato che l’ospedale non riusciva più a trovare il corpo della neonata, e che i suoi resti sono “stati probabilmente scambiati per biancheria sporca e buttati via”.
Le autorità hanno determinato che il corpo di Everleigh non era stato messo nell’area apposita dell’obitorio dove i corpi dei bambini devono essere sistemati. Dopo aver inizialmente mentito, l’impiegato dell’obitorio ha ammesso di aver gettato in un sacchetto per materiale rovinato quello che pensava essere un mucchio di lenzuoli sporchi, finito probabilmente presso un inceneritore. L’ospedale si è rifiutato di collaborare, non fornendo alla polizia i video di sorveglianza completi dell’area dal momento dell’arrivo in obitorio del corpo della neonata.
“È come se fosse morta una seconda volta”, ha detto Alana in una intervista al New York Times. La coppia ha fatto adesso causa all’Ospedale Brigham and Women, ed il loro avvocato ha spiegato che la causa è stata fatta adesso perché “la questione non sembra risolvibile in nessun altro modo”.