USA, morto in sedia elettrica per l’omicidio di una donna e della figlia quindicenne

Il 56enne Stephen West era detenuto da 33 anni nel carcere americano del Tennesse dopo essere stato condannato per l'uccisione di Wanda Romines e della figlia quindicenne Sheila.

USA, morto in sedia elettrica per l’omicidio di una donna e della figlia quindicenne

L’ANSA ha reso noto che nella giornata di ieri è stata emessa, nello stato del Tennessee degli Stati Uniti, la terza esecuzione di condanna a morte tramite l’utilizzo della cosiddetta sedia elettrica, espressamente richiesta durante la settimana dal detenuto Stephen West, in alternativa alla morte indotta dall’iniezione letale, presso il Riverbend Maximum Security Institution.

Il suo avvocato ha definito la sedia elettrica meno dolorosa rispetto all’iniezione: poco prima di morire, dopo trentatré anni dalla sua condanna, avrebbe pronunciato le ultime parole, in seguito alla richiesta del direttore Tony Mays: “In the beginning, God created man.. and Jesus wept. That is all – All’inizio Dio ha creato l’uomo.. e Gesù pianse. Questo è tutto“. Successivamente, gli operatori gli hanno applicato un sudario sul volto ed alle 19.19, ora locale, è stata somministrata la prima dose di corrente elettrica, seguita pochi secondi dopo dalla seconda dose, fino a dichiararne la morte alle ore 19:27.

L’omicidio di Wanda Romines e sua figlia Sheila  

Il cinquantaseienne era stato ritenuto responsabile dell’omicidio avvenuto il 17 marzo 1986 di Wanda Romines, cinquantunenne, e della figlia Sheila Romines, di soli quindici anni, pugnalate a morte: si è sempre dichiarato innocente, affermando di aver violentato la giovane Sheila, ma che fu il complice Ronnie Martin, all’epoca dei fatti diciassettenne, ad uccidere le vittime.

Essendo minorenne, la sua pena è stata differente da quella di West, all’epoca ventitreenne: è stato condannato infatti all’ergastolo con possibilità di libertà condizionale nel 2030. Stephen West era nato il 16 settembre 1962 in un istituto psichiatrico dopo che la madre, mentre era incinta, aveva tentato il suicidio e, successivamente, durante la sua gioventù, fu vittima di abusi. Durante gli anni della prigione, è stato curato con farmaci antipsicotici e, in una valutazione psichiatrica del Dott. Richard Dudley nel 2002, viene definito affetto da disturbo mentale durante l’omicidio delle due donne.

La scelta della morte per sedia elettrica  

Durante il 2018, avevano scelto di morire per sedia elettrica anche i detenuti David Miller e Edmund Zagorski: i loro avvocati avevano precisato che il farmaco midazolam, utilizzato nell’iniezione letale, indurrebbe una morte lunga e dolorosa e dunque peggiore della sedia elettrica. Stephen West è stato il quinto prigioniero giustiziato del Tennessee: per il 5 dicembre è prevista la condanna a morte della prigioniera Lee Hall, ventotto anni dopo essere stata ritenuta responsabile dell’omicidio nel 1991 di Traci Crozier, uccisa all’interno della propria automobile data a fuoco. 

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