USA, morto di Covid telepredicatore No-Vax: "Pandemia punizione divina per l’omosessualità"

Il fondatore USA di Daystar Television Network si è spento martedì scorso in ospedale dopo aver contratto il Covid-19. Sosteneva idee negazioniste e teorie del complotto sulla pandemia. Aveva anche scelto di curarsi con medicinali ritenuti non idonei.

USA, morto di Covid telepredicatore No-Vax: "Pandemia punizione divina per l’omosessualità"

Il telepredicatore televisivo No-Vax, Marcus Lamb, è deceduto martedì scorso dopo aver contratto il Covid-19. Ne danno notizia i suoi famigliari. L’uomo, 64 anni, non era vaccinato e sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria aveva predicato teorie cospirazioniste contro il Sars-CoV-2, scagliandosi contro i lockdown imposti dalle autorità sanitarie e le restrizioni in generale. Era anche un fervente No-Vax e spesso ha sostenuto gruppi di persone contrarie alla somministrazione del siero anti Covid. L’uomo ha fondato il Daystar Television Network.

Marcus purtroppo non ce l’ha fatta. L’uomo, secondo quanto affermato anche dal figlio, soffriva anchedi diabete. Aveva cercato di curarsi con rimedi fa date, tra l’altro con medicinali ritenuti non idonei  e pericolosi dallo stesso CDC statunitense. I famigliari hanno inviato un comunicato stampa ai giornali degli USA, affermando che la famiglia adesso chiede privacy “mentre affronta questa difficile perdita”

Fatale la polmonite per Covid

Lamb ha avuto diverse complicazioni da quando ha contratto il Covid. La malattia gli ha provocato la polmonite bilaterale, una delle complicazioni che appunto può portare al ricovero in terapia intensiva e poi alla morte. Il telepredicatore era una persona molto particolare, da cui le autorità statunitensi avevano messo in guardia. 

Lalmb, originario del Texas, era convinto che lapandemia fosse una punizione divina per l’omosessualità. Allo scoppio della pandemia l’emittente televisiva da lui fondata aveva chiesto al Governo degli aiuti economci per poter pagare gli stipendi ai dipendenti, ricevento oltre tre miliardi di dollari di aiuti. 

Con quella somma di denaro, che ha dovuto restituire, il telepredicatore evangelico si era “concesso” alcune settimane di vacanza con la famiglia a bordo di un jet privato e di lussuosi yatch. “Nonostante i miei genitori siano qui per informare tutti su tutto ciò che sta accadendo circa la pandemia, è evidente che il nemico non è contento e sta facendo tutto il possibile per prendersi mio padre” – così aveva detto il secondo figlio di Lalmb, Jonathan.

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