USA: matrimoni gay ora riconosciuti nello statuto della chiesa presbiteriana

Importante svolta all'interno della chiesa presbiteriana: nello statuto viene formalizzata la legittimità dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. La svolta ha generato non pochi dissidi interni alla comunità presbiteriana

USA: matrimoni gay ora riconosciuti nello statuto della chiesa presbiteriana

Svolta epocale all’interno della Presbyterian Church, che raccoglie la maggior parte delle chiese presbiteriane sul territorio degli Stati Uniti: all’interno del suo statuto, infatti, vengono ufficialmente riconosciuti come legittimi i matrimoni gay. La vera svolta, in realtà, era già avvenuta nel giugno scorso, quando l’Assemblea – che, ricordiamolo, rappresenta circa 1,7 milioni di persone nel territorio statunitense – aveva ufficialmente votato per il sì per quel che riguarda i matrimoni tra persone dello stesso sesso.

Oggi, tale decisione è stata ufficialmente formalizzata. I pastori presbiteriani avranno, così, la possibilità di celebrare i matrimoni gay nei 36 Stati (più il distretto di Washington) che, negli ultimi anni, hanno deciso di renderli legali, legittimando una lotta da parte della comunità omosessuale che va avanti da diverso tempo, seguendo in questo altre chiese che già avevano preso questa direzione. Parliamo della chiesa episcopale, della chiesa evangelica luterana e della chiesa unita di Cristo, che avevano già legalizzato i matrimoni gay.

La decisione è molto importante anche per quel che riguarda la forma. I 171 leader presbiteri delle diverse chiese sparse per gli USA, infatti, hanno cambiato il significato del termine ‘matrimonio’: prima di questo cambiamento, il matrimonio era infatti definito come unione “tra un uomo e una donna”; ora, nel Book of Order (parte del più grande statuto della chiesa presbiteriana), la definizione di matrimonio recita: unione tra due persone, tradizionalmente un uomo ed una donna. Dal 21 giugno, questo importante cambiamento formale avverrà definitivamente.

La svolta della chiesa presbiteriana sulla tematica omosessuale è partita già nel 2011, e non ha riguardato solo i matrimoni gay. Un’altra importante svolta è stata l’ordinanza che ha permesso l’ordinazione di ministri gay, creando non poche tensioni all’interno della comunità presbiteriana americana e, soprattutto, con le altre comunità presbiteriane del mondo. Dagli anni ’90 in poi, infatti, la chiesa presbiteriana ha perso circa un terzo dei suoi appartenenti, ed è concreto il rischio di poterne perdere altri con questa decisione: sono questi, principalmente, i motivi dei dissidi all’interno della chiesa presbiteriana.

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