Una donna è stata arrestata con l’accusa di aver spinto il nipote di 3 anni nel lago Michigan e di averlo guardato affogare senza aiutarlo. A finire in prigione per tentato omicidio di primo grado e percosse aggravate su minore è la 34enne Victoria Moreno, arrestata lunedì dalle autorità.
Al momento l’accusa formulata è quella di tentato omicidio perché il bambino, dopo aver trascorso 30 minuti in fondo al lago, è ancora tecnicamente vivo. Le sue condizioni sono però disperate, ed i medici non si aspettano che possa sopravvivere. Il nipote, il cui nome non è stato rilasciato alla stampa su richiesta della famiglia, ha avuto diversi attacchi di cuore e convulsioni in ospedale.
Secondo le prime ricostruzioni, pare che il bambino si trovasse insieme alla nonna e alla zia. Quando la nonna è salita al piano di sopra per cambiarsi, la zia ha preso la macchina di un parente ed ha portato via il bambino, dirigendosi da Des Plains al Molo della Marina, una nota meta turistica di Chicago.
A chiamare i soccorsi poco dopo le 13 di lunedì una coppia di amiche che aveva appena lasciato una barca. Ashton King racconta di aver sentito uno “splash”, e di avere poi visto una donna che guardava l’acqua dal molo. “Eravamo ovviamente curiose, non ci aspettavamo di vedere un bambino piccolo. lo abbiamo visto fluttuare a pancia in su, abbiamo chiesto alla donna se lo conosceva o se lo aveva visto cadere, non ha dato una risposta chiara. Non sembrava presente, non stava bene“.
Mentre la sua amica chiamava i soccorsi, la King si è ricordata di aver visto mentre camminava un salvagente, ed è corsa a prenderlo. Quando è tornata sul molo, si è resa però conto che c’era un grande salto fino all’acqua e che non avrebbe avuto modo di tornare su dopo il tuffo. Quando sono arrivati i soccorsi, il bambino era in acqua da mezzora e si trovava in arresto cardiaco.
La Moreno avrebbe inizialmente detto alla polizia di essere una testimone, poi ha ammesso di essere imparentata col bambino ed avrebbe detto di averlo portato al molo per “andare sulle giostre“, ma che il piccolo “faceva le bizze” e quindi “ho lasciato la sua maglietta ed è caduto in acqua“.