USA: Joseph, 6 anni, affetto da fibrosi cistica sconfigge il Coronavirus

"Sono un guerriero": queste le prime parole di Joseph dopo aver sconfitto il Coronavirus nonostante la sua lotta quotidiana contro la fibrosi cistica.

USA: Joseph, 6 anni, affetto da fibrosi cistica sconfigge il Coronavirus

In questo periodo dove le brutte notizie sono all’ordine del giorno, arrivano però fortunatamente anche delle gioie. Joseph Bostain è un bambino di 6 anni che vive nel Tennessee, negli Stati Uniti e, soffre di fibrosi cistica. Il bambino è diventato una sorte di eroe in quanto, dopo aver contratto il Covid-19, è riuscito a sconfiggerlo. 

Il 19 marzo la madre aveva reso pubblica la notizia della sua positività al Coronavirus pubblicando un post sul proprio profilo Facebook dove raccontava come Joseph presentasse tosse e febbre molto alta. Sabrina, questo il nome della mamma del piccolo guerriero, aveva invitato tutti quanti a dire una preghiera per supportare Joseph che, a causa della sua malattia, è immunodepresso e, quindi, avrebbe dovuto affrontare con molte difficoltà il virus.

Passate le due settimane di quarantena nella sua casa di Clarksville il bambino è miracolosamente guarito: le possibilità di sopravvivenza erano più basse in quanto la fibrosi cistica causa la produzione di muco denso che va a depositarsi sui polmoni e sul pancreas. Sommando questa patologia ai sintomi del Coronavirus, Joseph ha rischiato di non superare quest’ennesima sfida ma, fortunatamente, dopo giorni con febbre alta e tosse continua, ha cominciato a vedere la luce in fondo al tunnel.

Nei giorni successivi al tampone, che è risultato negativo, è stato lo stesso Joseph a comunicare al popolo di Facebook di essere guarito: “Sono un guerriero“, queste le sue prime parole. In quelle due settimane difficili, il piccolo lottatore è stato sostenuto da famigliari ed amici che lo hanno letteralmente sommerso di bigliettini, regali e preghiere.

Proprio durante la quarantena i compagni di classe di Joseph, della scuola elementare di East Montgomery, hanno sfilato sotto casa sua con tanto di palloncini e canzoni per sollevargli il morale. L’unica nota negativa di tutta questa storia è che, purtroppo, non tutti sono fortunati come il giovane bambino: negli Stati Uniti infatti si contano più di 300.000 casi e più di 9.000 vittime

Continua a leggere su Fidelity News