A diffondere la vicenda del sequestro di un italiano, tenuto prigioniero per settimane negli Usa, sono stati i media statunitensi, dopo averne avuto notizia dalla polizia. L’autore del sequestro pare sia un imprenditore milionario americano: si tratterebbe di John Woeltz, un 37enne originario del Kentucky, che aveva affittato al torinese l’appartamento per 30.000/40.000 dollari al mese.
Alla base del sequestro ci sarebbe un losco giro di criptovalute, ragion per cui i due pare siano anche stati soci in affari, prima che scattasse il piano del 37enne. Il torinese era arrivato negli Usa come turista, ma conosceva già John Woeltz, trader esperto in criptovalute. Quando si sono visti, però, i due hanno litigato, tanto che il torinese aveva deciso di prendere l’aereo e tornare in Italia.
Tuttavia, la faccenda per Woeltz tuttavia non era chiusa e ha convinto il torinese ad incontrarsi nuovamente a Manhattan per discutere. Invece, il suo intento era sequestrare il giovane, così lo ha trattenuto a contro la sua volontà nell’appartamento e tormentato. Le torture sono continuate per ben due settimane, ma per fortuna il ragazzo è riuscito a fuggire, mettendo fine al diabolico piano dell’imprenditore.
La polizia, dopo il racconto del giovane, ha provveduto a trarre in arresto anche la 24enne Beatrice Folchi, ritenuta complice del piano del milionario. Anche due domestici sarebbero coinvolti nella vicenda, ma la polizia li sta interrogando per capire quale ruolo hanno avuto nel sequestro del torinese. Il giovane italiano, quando è fuggito, era in accappatoio e senza ciabatte.
A provare le torture subite ci sono delle foto scattate con la Polaroid che ritraggono l’italiano legato e tormentato. Tuttavia, la vicenda deve essere ancora chiarita e la polizia sta analizzando tutti i reperti ritrovati nell’appartamento al numero 38 di Prince Street, a SoHo, dove ha anche sequestrato vari strumenti usati per tormentare il giovane e un revolver.