Il quotidiano statunitens, Boston Globe, cerca di dare un’immagine di come potrebbero arrivare le notizie dall’America nel caso in cui Donald Trump dovesse riuscire ad arrivare alla Casa Bianca: rappresenta, ironicamente, con una finta prima pagina catastrofista scenari di scontri, deportazioni e guerre commerciali che fanno crollare le borse e l’intera economia.
La prima pagina è totalmente dominata da un enorme titolo che parla di una vera e propria ondata di espulsioni di immigrati, seguito poi da un duro editoriale che invita il popolo americano ad una vera e propria campagna di opposizione popolare per bloccare il magnate.
Nell’articolo viene scritto che la visione di Donald J. Trump per il futuro della Nazione degli Stati Uniti è veramente inquietante e profondamente non-americana. Seguendo quindi la sua visione per il futuro del popolo americano, il controverso imprenditore-politico potrebbe arrivare a diventare il prossimo “uomo forte armato di demagogia” sulla scena mondiale. Sulla pagina anti-Trump, interamente dedicata a notizie sul magnate, ci sono diversi articoli oltre questo, tra lo scherzoso ed il preoccupato, compreso uno che riferisce addirittura il rifiuto dei soldati dell’esercito degli Stati Uniti di obbedire all’ordine di uccidere le famiglie dei militanti appartenenti allo Stato dell’Islam.
E’ presente persino un altro articolo in cui viene raffigurata una crisi diplomatica con la Cina, scaturita a causa del fatto che il nuovo leader degli stati uniti ha dato al suo cane, appartenente alla razza Shar Pei, il nome della first lady di Pechino, Peng Liyuan.
Il presidente Trump, come si immaginava, commenta dicendo che non capisce il motivo per cui la first lady pechinese se la sia presa tanto e continua affermando che lui ama i cuccioli carini e gli piacciono le donne. Infine, conclude esclamando che chiamare uno Shar Pei con il nome della first lady non è come postare una foto di un Rottweiler chiamato Merkel su twitter.