Il politicamente corretto ha colpito ancora. Dopo le censure applicate nel campo dei media, della televisione, dell’editoria, della scuola, del cinema, adesso a finire nel mirino di questa sorta di fondamentalismo del terzo millennio è l’Odissea, definita dagli insegnanti americani razzista e omofoba. Tutto ciò che si chiede, adesso, è eliminare pure l’Odissea dalle scuole.
Gli ideologi di questa proposta sono insegnanti e attivisti della sinistra che stanno prendendo di mira i grandi classici della cultura, dell’arte, della letteratura per sostituirli con modelli più inclusivi e “antirazzisti”. Questi soggetti, di fatto, vorrebbero cancellare la storia antica per sostituirla con una storia fatta a loro uso e consumo.
Per capire cosa vogliono questi insegnanti antirazzisti basta dare un’occhiata al loro sito web, dove si legge che il loro obiettivo è sfidare lo studio tradizionale al fine di creare un mondo più giusto e più equo attraverso la didattica. Loro dicono di essere contrari alla censura, ma nel concreto è esattamente quello che poi fanno, mettendo al bando l’Odissea e tutto ciò che non corrisponde alla loro ideologia fondamentalista.
Il problema dei politicamente corretto sembra essere proprio quello di cancellare la storia, mettere in soffitta la memoria storica dei ragazzi, così da ricreare un mondo a sua immagine e somiglianza, dove con la scusa della lotta al razzismo, al sessismo e all’omofobia si vuol creare una umanità senza indentità e omologata intorno a un’ideale comune. E di solito questo è sinonimo di fondamentalismo.
George Orwell, nel suo libro 1984, aveva descritto questa realtà, definendola damnatio memoriae: ovvero, tutto ciò che non è gradito al Potere verrà eliminato da tutti i libri, i giornali, i film e così via. Citiamo un passaggio chiave del capolavoro di Orwell: “Ogni disco è stato distrutto o falsificato, ogni libro è stato riscritto, ogni immagine è stata ridipinta, ogni statua e ogni edificio è stato rinominato, ogni data è stata modificata. E il processo continua giorno per giorno e minuto per minuto. La storia si è fermata. Nulla esiste tranne il presente senza fine in cui il Partito ha sempre ragione”. Più che un passaggio letterario, una profezia.