USA: giustiziato Benjamin Cole, nel 2002 uccise la figlia spezzandole la spina dorsale

È stato giustiziato in Oklaoma il 57enne Benjamin Cole, condannato a morte per aver ucciso al figlia di 9 mesi nel 2002 piegandola in due e spezzandole la spina dorsale. Da anni una lesione al cervello lo aveva reso quasi cataconico.

USA: giustiziato Benjamin Cole, nel 2002 uccise la figlia spezzandole la spina dorsale

È stato giustiziato giovedì mattina in Oklahoma il 57enne Benjamin Cole, condannato a morte per lo spietato omicidio della figlia di 9 mesi avvenuto nel 2002. Cole ha rifiutato un ultimo pasto cerimoniale e ha scelto di non avere un consigliere spirituale con lui, ed è stato giustiziato tramite iniezione letale alle 10:22 locali, nonostante i ricorsi dei suoi avvocati per la sua incapacità di intendere.

Cinque giorni prima di Natale nel 2002, Benjamin stava giocando ai videogiochi quando è stato disturbato dal pianto della figlia Brianna, che aveva solo 9 mesi. Stanco di essere interrotto, l’uomo l’ha piegata fino a spezzarle la spina dorsale e reciderle l’aorta. Mentre la bambina moriva dissanguata, Benjamin ricominciò a giocare ai videogame.

In una confessione registrata dalla polizia, il 57enne ammise di aver provocato le ferite fatali della figlia, e disse che lo avrebbe “rimpianto le sue azioni per il resto della sua vita“. Gli avvocati della difesa non hanno mai negato che fosse colpevole del delitto, ma avevano chiesto clemenza per le sue gravi condizioni mentali, dovute ad abusi subiti nell’infanzia e molteplici traumi cranici.

I legali hanno sostenuto che l’uomo fosse malato mentalmente, e non in grado di intendere e volere per poter essere giustiziato. Benjamin era affetto da schizofrenia paranoica e da una grave lesione al cervello, e secondo i suoi avvocati era “così reso incapace dalla malattia da non poter essenzialmente funzionare“.

Gli avvocati dello stato e della famiglia della vittima sostengono invece che i suoi sintomi fossero stati esagerati, e che la brutalità dell’omicidio di Brianna meritasse la pena di morte. Donna Daniel, la zia di Brianna, ha ringraziato lo stato per aver eseguito la sentenza e aver reso giustizia alla sua defunta nipote. “È morta di una morte orribile, e lui se la cava facilmente, si fa una piccola iniezione nel braccio e si addormenta nella sua morte“, ha detto la donna ai giornalisti. “Non ha dato a Brianna la possibilità di crescere, nemmeno di avere il suo primo Natale“.

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