USA, funzionari del Governo vorrebbero rimuovere Trump dopo gli scontri a Washington

Si fa strada l'ipotesi di rimozione del Presidente in carica utilizzando il 25esimo emendamento della Costituzione. Sdegno e sconcerto per gli scontri a Washington, dove sostenitori di Trump hanno assediato il Parlamento come mai prima d'ora era avvenuto.

USA, funzionari del Governo vorrebbero rimuovere Trump dopo gli scontri a Washington

Quello che è successo a Washington nella giornata del 6 gennaio (la notte tra il 6 e 7 gennaio in Italia) è qualcosa che rimarrà nella storia. Centinaia di persone si sono date appuntamento sotto la sede del Congresso degli Stati Uniti e hanno cominciato creare tafferugli sempre più violenti.

All’improvviso diversi facinorosi hanno assaltato letteralmente l’edificio, riuscendo anche ad entrare dentro. Tutto è avvenuto nella giornata in cui si stava ratificando la vittoria di Joe Biden su Donald Trump. Una donna ha perso la vita a causa degli scontri, forse colpita da un proiettile esploso dalle forze dell’ordine, che hanno cercato di placare la folla. Sarebbero 4 i morti accertati durante gli scontri.

In queste ore pare si stia valutando la possibilità di rimuovere anzitempo Donald Trump dalla sua carica utilizzando il 25esimo emendamento. Si tratta di una procedura degli Stati Uniti con la quale la carica passa subito al vicepresidente, in questo caso Mike Pence, e viene autorizzata quando il Governo crede che il presidente in carica non sia più in grado di governare la nazione: in questo caso la scelta verrà comunicata al Senato a cui spetterà di ratificarla. 

Barack Obama: “Disonore e vergogna”

Quando sono entrati all’interno del Congresso i facinorosi hanno imbracciato e fatto sventolare le bandiere della nazione, alcuni di loro sono andati a sedersi sugli scranni occupati in questi secoli dai vari presidenti degli Stati Uniti. Lo stesso Donald Trump, poco prima che esplodessero gli scontri era tornato a parlare della campagna elettorale, e di presunti brogli elettorali, un argomento che tanto piace ai complottisti. Tanto è bastato perché una protesta, che già di per sé era considerata pericolosa per le autorità, si è trasformata in qualcosa che nessuno mai poteva immaginare. Davanti a Capital Hill è stata anche issata una forca con un cappio, un simbolo che riporta agli anni bui Klu Klux Klan.

L’ex presidente Barack Obama si dice sdegnato per quanto accaduto e accusa lo stesso Trump di aver fomentato la rivolta. Obama prova “disonore e vergogna” e si augura che presto vengano presi provvedimenti dopo quanto accaduto. Le immagini hanno fatto il giro del mondo e numerosi telegiornali, anche italiani, hanno dovuto fare delle edizioni straordinarie per raccontare quanto stava succedendo. Ore davvero buie per gli Stati Uniti che si sono trovati a fronteggiare un’emergenza senza precedenti. 

Intanto il Congresso è stato messo in sicurezza dalla Guardia Nazionale giunta dalla Virginia e dagli agenti dell’FBI. La polizia è in assetto anti sommossa. Da stasera a Washington scatta il coprifuoco, mentre l’edificio del Congresso è stato messo in lockdown. Il Governo informa che sono misure necessarie a tutelare l’integrità dei senatori e delle persone che stanno lavorando per certificare la vittoria di Biden alle elezioni presidenziali. Trump potrebbe anche essere spinto a dimettersi

Continua a leggere su Fidelity News