USA, donna picchia i figli positivi al Covid che si rifiutano di indossare la mascherina: arrestata

In Arizona una 32enne, Sarah Michelle Bonne, è stata arrestata per aver picchiato e cercato di strangolare i suoi 3 figli dopo che, risultati positivi al Covid, si erano rifiutati di indossare le mascherine. Su di lei pendono pesanti accuse.

USA, donna picchia i figli positivi al Covid che si rifiutano di indossare la mascherina: arrestata

Siamo a Wickenburg, non lontano da Phoenixk, nello Stato dell’Arizona. E’ qui che Sarah Michelle Boone, 32 anni, è stata arrestata con l’accusa di abusi e aggressioni su minori, disturbo della quiete pubblica, comportamento disordinato e resistenza all’arresto.

Sabato scorso, 27 dicembre 2020, nella casa di famiglia, la donna ha aggredito i suoi figli e i suoi figliastri, picchiandoli, prendendoli a pugni e cercando di strangolarli in quanto, dopo essere risultati positivi al Covid, si erano rifiutati di indossare le mascherine anche in casa, come lei avrebbe voluto, per evitare di essere contagiata.

Di fronte al no dei tre minori, si è scatenata la furiosa reazione dellaBoone, descritta come un’alcolista, che, stando alle notizie riportate dai media statunitensi, non è nuova ad episodi di questo genere, avendo già 3 arresti alle spalle per violenza domestica. La donna si è scagliata sui 3 figli in modo atroce: ne ha schiaffeggiato uno, ha preso a calci il secondo, ha cercato di strangolare il terzo, stringendogli le mani al collo.

L’arresto

Dopo aver ricevuto una chiamata, intorno alle 7 di sera, le forze dell’ordine, intervenute tempestivamente, hanno trovato la donna, scappata prima dell’arrivo dei poliziotti, per strada ma Sarah Michelle non ha voluto rispondere alle domande. Fermata, ha cercato di resistere agli agenti ed è nata una colluttazione, al punto che, per poterla ammanettare, è stato necessario utilizzare una pistola stordente, in quanto, ancora troppo furibonda, continuava ad opporre resistenza.

La donna è stata condotta nel carcere di Maricopa dove è stata liberata dietro pagamento di una cauzione di 5 mila euro e dovrebbe comparire in Tribunale il 6 gennaio. Secondo i documenti del tribunale locale, a chiamare la polizia sarebbe stata proprio una delle 3 vittime, la cui identità ed età non è stata resa nota, trattandosi di minori. Una vicenda davvero assurda dove, a rimetterci, sono ancora una volta, 3 poveri minori.

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