USA, condannato a morte lo squartatore di Hollywood

Michael Gargiulo, spietato criminale, è stato condannato a morte per l'omicidio di due donne e il tentato omicidio di una terza donna, intorno agli anni 2000.

USA, condannato a morte lo squartatore di Hollywood

È stata inflitta la condanna a morte allo “squartatore di Hollywood“, all’anagrafe Michael Gargiulo, lo spietato serial killer di 45 anni che si è macchiato le mani di sangue per l’omicidio di due donne e il tentato omicidio di una terza donna, intorno agli anni 2000.

Le vittime prescelte sono state accoltellate numerose volte, dopo aver subìto pesanti mutilazioni, tra cui una orribile decapitazione eseguita dal Gargiulo su una delle donne. “Ovunque andasse Gargiulo, seminava morte e distruzione”, ha setenziato il giudice nel tribunale di Los Angeles, la città più grande degli Stati Uniti occidentali e la seconda più popolosa del Paese dopo New York. 

Per il momento, il famoso criminale, non sarà relegato nel braccio della morte, in quanto dal 2019 la California rispetta una moratoria sulle esecuzioni, e nello Stato nessun detenuto è stato materialmente ucciso dall’anno 2006.

Tra le sue vittime ricordiamo Ashley Ellerin, ritrovata nella sua abitazione Hollywoodiana, massacrata con 47 pugnalate nel mese di febbraio del 2001. Quella sera, la vittima aveva un appuntamento con l’attore Ashton Kutcher, il quale ha testimoniato al processo dichiarando che bussando alla porta non ricevette risposta, e guardando oltre la finestra, vide delle macchie rosse sul pavimento che associò a del vino versato a terra, deducendo che la donna fosse uscita senza aspettarlo.

Mentre la 32enne Maria Bruno era una vicina di casa del maniaco, il quale la pugnalò ripetutamente nel sonno per 17 volte, nel mese di dicembre dell’anno 2005. Secondo il procuratore Dan Akemon, Michael Gargiulo aggrediva le donne che gli vivevano vicino dopo averne studiato nei dettagli gli spostamenti abituali. Eppure, al cospetto della corte, l’efferato l’assassino si è sempre professato innocente, anche quando è stato arrestato per la prima volta nel 2008 a Santa Monica, dopo essersi ferito accidentalmente durante l’aggressione alla terza vittima, per fortuna sopravvissuta alla furia dell’uomo, il quale è sottoposto a processo anche in Illinois per l’assassinio di un’altra donna brutalmente morta nel 1993.

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