Un Boston Terrier ha salvato la vita ad una neonata, allertando i genitori che la piccola aveva smesso di respirare nel sonno. La storia arriva dagli Stati Uniti ed è stata raccontata sul web da Kelly Andrew, autrice di Boston che è padrona del cane e madre della bambina protagonisti della vicenda.
La donna ha raccontato su Twitter che Henry, il suo Boston Terrier di 8 anni, la sera precedente continuava ad entrare ed uscire dalla stanza della bambina, che era raffreddata, svegliandola. La donna ammette che aveva iniziato ad irritarsi col cane, fino a che non si è accorta che la bambina aveva smesso di respirare. “Non so cosa sarebbe successo se non l’avesse svegliata. Non ci meritiamo i cani“, conclude il post.
Il tweet, postato il 14 dicembre e accompagnato da una immagine del cane che entra nella nursery e la bambina in ospedale, è diventato virale sul web accumulando nei giorni trascorsi oltre 28mila retweet e 245mila like, e la storia ha attirato anche l’attenzione di diverse stazioni televisive che hanno voluto intervistare la famiglia.
“Non si comportava in modo abituale, continuava ad entrare”, ha raccontato Kelly in una intervista con la NBC, “sembrava molto belligerante ed insolito per lui“. Solitamente quando Henry viene sgridato si vergogna e va a nascondersi sotto il letto per diverso tempo. Stavolta invece il cane era persistente nell’entrare nella stanza della bambina. Entrando nella nursery, la donna racconta di essersi accorta che c’era qualcosa che non andava nella figlia, che non respirava più.
“Stava diventando blu e soffocava per qualcosa che aveva in gola“, racconta Kelly, che insieme al marito ha immediatamente portato la bambina al più vicino ospedale pediatrico. I dottori sono riusciti a liberare le vie aeree della bambina prima che il peggio potesse avvenire. I giorni successivi la donna ha postato un aggiornamento su Twitter, commentando che la bambina stava molto meglio e che era tornata a casa con Henry, che “ha tenuto il fortino tutta la notte, anche se ha paura del buio. Sta passando gli ultimi due giorni ad essere trattato come il re del castello“.