USA: bimbo di 8 anni torna a casa dopo 453 giorni in ospedale ed un trapianto di cuore

Jackson Ward, che è nato con il lato sinistro del cuore non funzionante, ha finalmente fatto ritorno nella fattoria della sua famiglia a Cleveland, dopo aver trascorso 453 giorni in ospedale.

USA: bimbo di 8 anni torna a casa dopo 453 giorni in ospedale ed un trapianto di cuore

È finalmente tornato a casa dopo aver trascorso 453 giorni in ospedale il piccolo Jackson Ward, bambino di 8 anni che era nato con il lato sinistro del cuore non funzionante. Un anno e mezzo di ricovero ospedaliero, che ha incluso anche un intervento per un trapianto di cuore, è culminato lo scorso mese con il ritorno nel ranch di Cleveland, nel Texas della sua famiglia.

Il 20 dicembre infatti Jackson ha lasciato il Texas Children’s Hospital, dopo il trapianto salvavita avvenuto l’11 ottobre. Ora vaga nell’immenso campo soleggiato dietro la sua casa, e accarezza la sua amata mucca Itsy. “È stato fantastico vederlo godersi di nuovo la vita“, dice commossa la madre Leah, che ha ammesso che non sapeva se avrebbe mai rivisto un momento simile.  “È davvero una benedizione“.

Quando Leah, che ora ha 38 anni, era incinta di 20 settimane di Jackson, un’ecografia ha rivelato che il suo bambino aveva un difetto congenito potenzialmente fatale chiamato sindrome del cuore sinistro ipoplasico, che si verifica quando un bambino nasce con un lato sinistro del cuore non funzionante. In America sono circa mille i bambini che nascono ogni anno con questa sindrome.

La notizia non poteva arrivare in un momento peggiore per la famiglia: circa un anno prima, nell’aprile 2013, il primo figlio della coppia, un bambino di 20 mesi di nome Marshall, è morto in un incidente stradale. “Quando abbiamo ricevuto la diagnosi per la prima volta, sono tornata a casa e ho detto a mio marito ‘Non voglio rinunciare a lui’, ricorda Leah. “Scoprire che ero incinta di lui mi ha fatto uscire dalla depressione. Ero in una brutta situazione e lui mi ha salvato la vita“.

Dopo la sua nascita, ha subito tre interventi programmati al cuore quando aveva 5 giorni, poi a 4 mesi e mezzo ed infine a 5 anni. Da allora Jackson ha vissuto un’infanzia per lo più normale e poteva fare qualsiasi cosa tranne praticare sport di contatto. Ma la condizione lo ha anche lasciato gravemente immunocompromesso.

Durante le sue prime settimane di scuola, ha contratto un rinovirus, che causa il comune raffreddore. I medici sospettano che il virus abbia causato la miocardite, un’infiammazione o un’infezione del muscolo cardiaco di Jackson, che ha portato a una grave insufficienza cardiaca. È allora che i medici hanno spiegato ai genitori che sarebbe stato necessario un trapianto di cuore, ma che fino ad allora, avrebbero impiantato un dispositivo a pompa artificiale chiamato Berlin Heart.

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